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Manifestarsi dell’ansia da preservativo e timore del giudizio del partner
L’attività sessuale e il desiderio che ogni essere umano ha nei confronti della sessualità, sono aspetti imprescindibili per una qualità di vita di ognuno.
Non a caso, una delle prime aree esplorate da due persone che vogliono conoscersi l’un l’altro, abbraccia proprio l’area erotica.
In particolare, quello che è utile per comprendere anche la capacità di stare in relazione con l’altro riguarda l’attività definita con il termine “eccitazione”. Quando due persone decidono di intraprendere una attività sessuale, che sia sporadica o caratterizzata da una relazione fissa, cercano di soddisfare in modo legittimo il nucleo di eccitazione che è una delle componenti fondamentali dell’erotismo. Un uomo ed una donna manifestano la loro eccitazione in modi completamente diversi. In questo articolo ci occuperemo dell’eccitazione maschile, chiamata anche erezione.
L’erezione è un meccanismo che avviene autonomamente durante un processo eccitatorio. In questo istante, a livello fisiologico, si sperimenta una vasodilatazione con una irrorazione e quindi, attraverso l’irrorazione, un irrigidimento del pene.
Per far sì che l’individuo mantenga l’erezione è necessario che sia concentrato e presti attenzione all’oggetto di eccitazione.
Ma cosa succede quando durante il processo, per via di uno stimolo esterno ma importante, si assiste ad una difficoltà di erezione e/o eiaculazione precoce? Spesso questi meccanismi problematici insorgono per via dell’ansia da preservativo, una condizione molto comune tra i giovani ma non solo, che comporta una difficoltà a mantenere in modo sufficientemente adeguato, l’erezione nel momento in cui si deve indossare il preservativo. Il timore di non riuscire nell’intento potrebbe anche portare a pensieri ossessivi che non faranno altro che aggravare il problema, impedendo alla persona di mantenere la concentrazione necessaria.
Di solito il profilattico viene associato, involontariamente, a stati di agitazione, panico, incertezza e guai che possono incorrere durante e dopo l’attività sessuale nell’ansia da prestazione da preservativo e, in casi più estremi, a dei veri e propri attacchi di panico. Questo tipo di atteggiamento è tipico degli adolescenti e di chi si sta approcciando al sesso per la prima volta, ma anche di chi ha già esperienza sessuale e ha una concezione ansiogena dell’utilizzo del preservativo.
Una delle cause ascrivibili al preservativo è anche l’aspetto di riduzione della sensibilità che quindi causa difficoltà nel mantenimento dell’erezione con il preservativo.
Il preservativo diventa, durante l’attività sessuale, un vero e proprio intruso che non permette la possibilità di contatto diretto tra i due partner e quindi blocca la possibilità di sentirsi maggiormente l’un l’altro.
La maggior parte dei pensieri riferiti all’uso del preservativo, però, sono caratterizzati da una emozione che blocca l’essere umano e/o lo spinge a fossilizzarsi su aspetti problematici che possono diventare irrisolvibili: l’ansia e l’impotenza psicologica. È l’ansia la principale causa di difficoltà sessuali, ed è la conseguenza di pensieri cognitivi che si allontanano dall’attività sessuale piacevole e liberatoria.
Ansia da prestazione dovuta all’utilizzo del preservativo durante il rapporto
Le paure alla base dell’utilizzo del preservativo, che causano poi ansia e difficoltà durante l’attività sessuale, sono ascrivibili a fattori personali, di vissuto, ma anche sociali e di concezione dell’uomo e di come l’uomo dovrebbe essere durante la performance sessuale.
Queste aspettative causano elevata ansia nell’uomo, che viene esacerbata durante la sospensione dell’attività sessuale per infilare il preservativo. In questo preciso istante, la persona non pensa più all’oggetto del desiderio ma inizia ad avere un pensiero cognitivo nei confronti sia del preservativo, sia del pensiero alla base dell’utilizzo, sia del pensiero che potrebbe avere il partner. Tutte paure che possiamo elencare in questo modo:
Le cause alla base dell’ansia da preservativo possono essere diverse e includono aspetti personali e interpersonali/sociali. Tra queste, alcune possono essere:
Come viene vissuta la sessualità dagli adolescenti? La sessualità è un ambito molto complesso soprattutto nel momento in cui ci si sperimenta con essa. Gli adolescenti, che vivono una dimensione di sana ribellione destinata alla costruzione e definizione della propria personalità, hanno necessità di interfacciarsi con i pari e di capire come e in che modo essere simili al gruppo dei pari e adeguato, accettabile. La difficoltà nell’utilizzo e spiegazione dell’importanza del preservativo è dato proprio dal fatto che spesso gli adolescenti si interfaccino più con i coetanei che con gli adulti che possono fornire una esperienza più completa nei confronti della sessualità, dei rischi e della risorse. Per questo motivo risulta difficile comprendere tutte le sfaccettature della sessualità, compreso l’aspetto di salute e i fattori di rischio nell’avere rapporti non protetti, perché appunto il pensiero prevalente è la capacità di guadagnarsi l’approvazione dal gruppo, più che la possibilità di godersi il momento. La sessualità diventa quindi, spesso, una performance, un esame di accettazione e questo allontana loro da tutte le altre caratteristiche sane, godibili e attentive nei confronti dell’atto sessuale.
Uomo chiede aiuto ad uno psicologo per superare l’ansia da preservativo
Quando l’ansia per il preservativo diventa così alta da compromettere le funzioni naturali e pulsionali dell’individuo, può essere utile affidarsi ad un esperto che possa aiutare a lavorar sull’ansia e quindi, successivamente, su un utilizzo sano e non minaccioso del contraccettivo. Non sempre è facile capire quando è necessario andare dallo psicologo o psicoterapeuta e la lettura di questo articolo potrebbe esserti utile.
Una delle figure riconosciute e con più competenza utile per un lavoro sulle dimensioni di ansia è il terapeuta cognitivo-comportamentale.
La terapia si struttura attraverso l’utilizzo di tecniche cognitivo comportamentali e si compone in una fase iniziale di raccolta di informazioni da parte dell’esperto, sulla storia personale, interpersonale e sessuale dell’individuo, sull’insorgenza dell’ansia e su quali siano state fino a quel momento le strategie messe in atto per gestire l’ansia.
Successivamente, attraverso compiti specifici forniti dal terapeuta, la persona inizierà a mettere in atto atteggiamenti alternativi e sani nei confronti dell’ansia al fine di ridurre il sintomo ed estinguerlo. L’obiettivo finale sarà quello di fornire strumenti alternativi all’individuo per gestire inizialmente l’ansia ed eliminare la sensazione di subirla, migliorando la propria qualità di vita.
Le ossessioni sessuali sono diventate un problema per la tua quotidianità? Stanno influenzando il normale scorrere delle tue giornate e intaccando la tua serenità e benessere?
Da anni tratto pazienti affetti da questo genere di DOC mediante le più innovative tecniche cognitive comportamentali presso il mio Studio di Psicologi Specializzati a Torino.