Le preoccupazioni che sono alla base di ansia negli anziani o attacchi di panico, sono estremamente differenti da quelle che normalmente siamo abituati a riscontrare tra giovani e adulti. Abbiamo già affrontato tra le pagine di questo blog cos’è l’ansia e come possa manifestarsi sotto forma di cosiddetti attacchi d’ansia e come si possa – se non si intervene nella maniera corretta – trasformare in un vero e proprio disturbo da attacchi di panico (DAP).
In questo nuovo approfondimento mi interessa porre l’attenzione sulle cause di ansia e attacchi di panico negli anziani, le motivazioni, le manifestazione e come eventualmente intervenire nel momento in cui questi comportamenti diventino patologici.
Nella mia carriera di psicologo (da anni gestisco infatti uno studio di psicologi a Torino specializzati nel trattamento di attacchi di panico, ansia e stress) è capitato spesso infatti di essere contattato da parenti angosciati da come la manifestazione delle preoccupazione dei propri familiari anziani, si fosse trasformata in veri e propri attacchi di panico e crisi d’ansia, tanto da dover in alcuni casi ricorrere ad antidepressivi o gocce calmanti per anziani. Proprio per questo motivo oggi andremo ad affrontare questo delicato tema, capendo innanzitutto cosa sono gli attacchi di panico, come questi si possono manifestare tra gli anziani e quali le terapie più consigliate.
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Innanzitutto gli attacchi di panico appartengono alla famiglia dei disturbi d’ansia e sono episodi improvvisi ed inaspettati di paura e disagio eccessivo che si manifestano attraverso sintomi psicologici e fisici invalidanti. L’attacco di panico ha una durata breve, intorno ai 10 minuti, e in questo arco di tempo il sentimento più forte sperimentato da chi subisce una crisi di panico è la paura di impazzire o morire. Spesso, gli attacchi di panico possono avvenire anche nel core della notte, e sono una forte causa dei risvegli notturni legati all’ansia.Per meglio descriverli, gli attacchi di panico possono essere descritti in due modi differenti:
Gli anziani presentano un quadro di preoccupazione e ansia differente da giovani e adulti poiché alla base della preoccupazione ci possono essere diversi fattori quali la paura delle malattie che comportano:
Tutte queste dinamiche preoccupanti possono agevolare l’insorgenza dell’ansia che può manifestarsi attraverso gli attacchi di panico negli anziani.
I sintomi osservabili durante un attacco di panico sperimentato da un anziano possono essere vari. Nello specifico, i più comuni sono:
Le cause osservabili negli anziani che soffrono di attacchi di panico sono varie e differenti da quelle ascrivibili ai giovani adulti, poiché anche la condizione psico fisica, l’aspetto farmacologico e la situazione patologica geriatrica condiziona l’insorgenza della crisi di panico.
Le cause più comuni ed osservabili possono essere di tipo organico (associate a patologie e malattie degenerative, farmaci e così via) e di tipo psicologico, ma entrambe le tipologie sono correlate tra loro e possono coesistere nella stessa persona.
In generale, alcune cause descrivibili sono:
Uno dei trattamenti maggiormente consigliati per la cura del disturbo da attacchi di panico, correlato ad una cura medico- farmacologica volta a ridurre i sintomi del deterioramento cognitivo, è senza dubbio la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.
La terapia ha lo scopo di informare inizialmente la persona anziana aiutandola a conoscere il disturbo e a prenderne coscienza, discutendo riguardo i sintomi, le manifestazioni di essi e le possibili cause organiche e/o psicologiche alla base dell’insorgenza dell’attacco di panico. Successivamente il terapeuta attraverso tecniche specifiche, aiuta la persona ad apprendere strategie funzionali ed adattive per gestire le situazioni che possono procurare ansia, paura che si manifesti un attacco di panico e sintomi evidenti della crisi. La terapia non sarà, quindi, svolta con aiuti “esterni”, attraverso somministrazione di farmaci che placano lo stato di ansia e paura della persona, terapia che verrà messa in atto da medici e neurologi se necessario. Attraverso la conoscenza della patologia, lo sviluppo delle abilità per fronteggiarla, la modifica di pensieri e comportamenti disadattivi rendendoli realistici e adattivi, la psicoterapia avrà come fine l’incremento dell’autonomia dell’anziano nella gestione dei sintomi, mediante lo sviluppo e l’incremento delle risorse interne della persona e mediante il potenziamento della forza dell’individuo nell’affrontare i sintomi al fine di migliorare la sua qualità di vita.
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