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Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, comunemente definito anche DOC, è una patologia dello spettro dei disturbi Ossessivo Compulsivi e correlati, caratterizzata dalla presenza di ossessioni disfunzionali e ostacolanti e da conseguenti compulsioni. Le compulsioni sono conseguenti perché aiutano l’individuo a mediare l’ansia e l’angoscia procurata dalle ossessioni disturbanti.
Il DOC ha una incidenza sulla popolazione che varia dal 2% al 3% con un esordio che può variare dall’infanzia fino all’età adulta.
Nello specifico, infatti, è un disturbo che può manifestarsi anche in situazioni particolari vissute dalla persona, come ad esempio una gravidanza.
La gravidanza è un momento della vita della donna e del proprio partner estremamente importante e allo stesso modo impegnativo. Questo impegno, fonte di inevitabile stress psicofisico, può condizionare il benessere della persona al punto da sviluppare la manifestazione sintomatica, o anche incrementare la sintomatologia ossessiva presente prima della gravidanza, fino alla manifestazione del disturbo vero e proprio correlato al periodo di vita e alle caratteristiche annesse.
Pensieri negativi e intrusivi in gravidanza, data l’unicità della condizione, sono comuni e normali, in particolar modo nella prima gravidanza: generalmente sono pensieri intrusivi ma non ossessivi, che si presentano saltuariamente o nel momento in cui il pericolo per il feto è reale, come nel caso di complicazioni o problemi reali. Parliamo di Disturbo Ossessivo Compulsivo in gravidanza quando i pensieri negativi diventano disfunzionali, presentandosi in maniera intrusiva ed ossessiva ingiustificata, generando un forte senso di ansia, angoscia, e spesso sfociando in rituali compulsivi mentali o del comportamento. Vediamo insieme gli esordi ed i principali sintomi del DOC in gravidanza.
Le ossessioni presenti durante la gestazione ed il post-partum tipiche del DOC in gravidanza riguardano principalmente il terrore di poter involontariamente o volontariamente, far del male al bambino e quindi perderlo.
La paura estrema di questa possibilità non è confermata da situazioni di rischio reali, poiché il feto non presenta problematiche di tipo organico né i genitori mettono in atto comportamenti che possano minare la salute del piccolo. Per questo motivo le paure sono definite ossessioni disturbanti e non ragionevoli e non seguono nessuna relazione di causa-effetto.
Le più comuni possono essere elencate come segue:
Le ossessioni nei soggetti affetti da DOC post-partum sfociano in sensazioni di ansia ed angoscia che spesso portano all’attuazione di compulsioni. Nel disturbo ossessivo compulsivo manifestato in gravidanza, le compulsioni spesso hanno la forma della richiesta ossessiva e continua di rassicurazioni sul proprio comportamento, o di evitamento, specialmente nei casi di DOC aggressivo. Possono manifestarsi anche nella forma di comportamenti irrazionalmente protettivi, come nel caso del DOC da contagio in cui le compulsioni riguardano la pulizia e l’igiene per paura che il bambino contragga delle malattie.
Le cause della manifestazione del DOC in gravidanza e nel puerperio possono essere molteplici. È risaputo che la manifestazione del disturbo sia incrementata dall’attesa del bambino e quindi dalla gravidanza stessa.
Questa fa pensare che una delle possibili cause, più plausibili, sia la caratterizzazione di una situazione che viene descritta e riconosciuta come piacevole, come un dono da custodire e da apprezzare, ma che nasconde inevitabilmente una serie di difficoltà reali e legittime non ben esposte e quindi che il genitore nega a se stesso.
La gravidanza è un periodo emozionante della propria vita, ma allo stesso tempo è caratterizzato da un’alta percentuale di stress sia fisico che psicologico a cui è necessario dare conto, che si protrae nel perpuerio. Se questo stress non viene riconosciuto, legittimato e, di conseguenza, modulato attraverso atteggiamenti funzionali, potrebbe manifestarsi attraverso il sintomo compromettendo poi anche la piacevolezza della gravidanza stessa.
Per la cura del DOC in gravidanza, una delle terapia più efficaci è il trattamento Cognitivo Comportamentale. Lo stesso si caratterizza da una fase iniziale di raccolta di informazioni, da parte dello psicologo esperto nei confronti della vita della persona che presenta la sintomatologia, per comprendere insieme come si manifesta il disturbo, quale possa essere stato il periodo di insorgenza, quali possano essere le cause dell’insorgenza, cosa provoca da un punto di vista di salute psicofisica nella quotidianità.
Nelle successive consulenze lo psicologo aiuterà la persona a riconoscere, definire e fronteggiare attraverso strategia diverse e funzionali rispetto alle compulsioni, le ossessioni che l’individuo presenta nel quotidiano. La finalità sarà quella di imparare delle strategie definite dal professionista che possano entrare a far parte della vita dell’individuo autonomamente permettendogli di ridurre l’ansia e l’angoscia causata dalle ossessioni e quindi, ridurre anche le stesse ossessioni contribuendo ad un miglioramento della qualità della propria vita e dello stato di gravidanza.
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