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Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da pensieri o impulsi ricorrenti che innescano ansia e “obbligano” la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali. Talvolta vengono dette anche erroneamente manie o fissazioni.
Ti è mai capitato, ad esempio, di scendere dalla macchina, fare qualche passo verso il luogo dell’appuntamento e poi tornare indietro a lunghe falcate con il pensiero irremovibile: “Ho chiuso la macchina?”
Potresti tornare indietro, verificare, chiudere la macchina qualora fosse aperta, e poi tornare verso chi ti sta aspettando senza più pensieri. Oppure potrebbero ripresentarsi in te pensieri intrusivi della macchina ancora aperta che ti porteranno a ricontrollare, verificare, chiudere, allontanarti e tornare indietro per un’infinità di volte.
Vediamo alcuni esempi di disturbo ossessivo compulsivo tipici e come riconoscerlo
Se, nell’esempio precedente, incominciassi a vivere pensieri intrusivi, rientrando quindi nella seconda categoria, è possibile che tu possa essere affetto dai sintomi del disturbo ossessivo compulsivo. Nella mia esperienza come psicologo a Torino ho riscontrato che i miei pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo presentavano le seguenti caratteristiche tipiche di questo disturbo:
Altri esempi di pensieri ossessivi, seguiti da comportamenti compulsivi sono:
Pensiero: “Potrei prendermi una malattia contagiosa inguaribile se tocco la porta del bagno dell’autogrill”
Comportamento: mi porto sempre nella borsa una bottiglietta di amuchina per disinfettarmi
Pensiero: “Non mi avvicino ad una pianta velenosa potrei esserne contagiata e morire”
Comportamento: Evito tutti i luoghi in cui sono presenti le piante che temo
Pensiero: “Se i file non sono chiusi succederà qualcosa di brutto”
Comportamento: Controllo per un numero predefinito di volte che i file siano chiusi.
Il DOC si può manifestare in tantissime maniere come avrai potuto capire. Recentemente ad esempio una tipologia di DOC di cui si parla spesso è il Disturbo Ossessivo Compulsivo da Accumulo, o Disposofobia che consiste nell’accumulo compulsivo di oggetti inutili.
Altrettanto frequente e al centro della discussione è il DOC omosessuale. In particolare questa tipologia di disturbo ossessivo compulsivo sta diventando un caso sempre più frequente all’interno del mio studio.
È bene non fare confusione tra i sintomi del DOC e quelli della depressione come spiegato in questo articolo di approfondimento su DOC e depressione, similitudini e differenze.
Esiste una terapia per il disturbo ossessivo compulsivo? La risposta è si
Il trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo pone le sue fondamenta in quella che è la Terapia Cognitivo Comportamentale, scientificamente comprovata e fondata su protocolli validati e tecniche molto efficaci e conosciute.
Dopo una breve valutazione iniziale che consente di individuare i sintomi principali e le forme che acquistano i pensieri ossessivi, verificherai con mano che le tue paure sono infondate e possono essere affrontate senza rituali. Si tratta di un lavoro congiunto tra paziente e terapeuta che ti permetterà di imparare ad esporti agli oggetti, alle situazioni temute o ai pensieri invalidanti e a prevenire le tue risposte di neutralizzazione abituale (ossia i rituali come: lavarsi le mani, cercare evidenze di non essere omosessuale o evitare alcune situazioni o luoghi). Se temi contagi ti potrà venir richiesto di toccare persone considerate “pericolose” (esposizione) e di non lavarti dopo (prevenzione della risposta). In questo modo riuscirai ad incontrare ciò che temi, senza che le conseguenze temute si manifestino.
Ciò che dico sempre ai miei pazienti che presentano un disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è:
La mia esperienza come psicologo cognitivo comportamentale mi ha portato a capire come l’evitamento produce una sensazione di immediato sollievo, è importante iniziare a pensare che evitare, contribuisce ad alimentare il circolo vizioso e lo stesso DOC. L’azione compulsiva ti fa solo diminuire momentaneamente l’ansia. L’evitamento produce un sollievo dall’ansia e quindi viene appresso e automatizzato come rinforzo negativo. Quindi che fare? Esponiti a ciò che temi!
Accentua il comportamento compulsivo: aumenta la compulsione a dismisura, fino a banalizzarla. Se ti lavi le mani dopo aver toccato la maniglia del bagno dell’autogrill, fallo per 5 volte. Anche se ti sembra assurdo, vedrai che sarà efficace.
Il tentativo di cambiare, eliminare e risolvere il problema può risultare difficile e lento. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad uno psicologo specializzato in disturbo ossessivo compulsivo per ritrovare quanto prima il proprio stato di benessere.
In questo momento difficile che stiamo attraversando a causa del COVID-19 le prestazioni sanitarie e terapeutiche presso lo Studio Colamonico sono REGOLARMENTE GARANTITE.
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