La classificazione e la descrizione alla base del Disturbo Ossessivo Compulsivo e del Disturbo Paranoide di Personalità presentano differenze evidenti. Spesso alcuni sintomi del Disturbo Paranoide vengono erroneamente associati a quelli del DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo). In questo articolo cercheremo di definire i due disturbi differenziando la sintomatologia, la definizione e la classificazione di questi ultimi.
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Nello specifico, i due disturbi possono essere descritti in questo modo:
Il DOC e il Disturbo Paranoide di Personalità presentano evidenti differenze nella manifestazione sintomatica e nell’espressione del disturbo. Una delle principali differenze è la natura del disturbo.
A differenza del DOC, il DPP fa parte della categoria dei disturbi di Personalità, caratterizzati da modalità inflessibili di percepire, rispondere e rapportarsi al mondo esterno. Ogni persona presenta un suo tratto di personalità che definisce l’unicità del singolo individuo nel mondo. Il tratto di personalità viene modellato e adattato alle varie situazioni di vita dell’individuo (lavoro, famiglia, relazioni affettive e sociali). Le persone con disturbi della personalità non riescono ad assumere una modalità comportamentale alternativa alle varie e differenziate situazioni quotidiane ma hanno un comportamento e mettono in atto atteggiamenti rigidi ed inflessibili nei vari contesti di vita. Questo tipo di rigidità compromette inevitabilmente la loro capacità di adattamento – fino ad arrivare ad un vero e proprio disturbo dell’adattamento – e di relazione con il mondo circostante e quindi le relazioni sociali.
I disturbi di personalità si sviluppano nella prima età adulta, intorno ai 20-30 anni, e accompagnano l’individuo per tutto l’arco della sua vita perché, appunto, includono i tratti di personalità di quest’ultimo. Attraverso una buona terapia si possono monitorare rendendo la persona consapevole dei suoi atteggiamenti e comportamenti disfunzionali per sé e per gli altri.
Il DOC invece, non presenta caratteristiche disfunzionali nei confronti dei tratti di personalità, ma è un disturbo che può manifestarsi in differenti periodi di vita e compromette la gestione quotidiana dell’individuo. Le ossessioni e le compulsioni sono azioni e pensieri intrusivi che comportano una sofferenza ed una incapacità di gestione che compromette gli ambiti sociali, relazionali, lavorativi, familiari dell’individuo. La persona con DOC si sente “schiavo” dei propri sintomi che non riesce a controllare e gestire.
Una persona che presenta un DPP invece, reputa il suo modo di comportarsi funzionale per difendersi dalla minaccia del mondo esterno, poiché ritiene che senza la propria diffidenza e rigidità soccomberebbe. Una persona con DPP è conforme ai sintomi che manifesta perché non li reputa sintomi ma tratti di personalità che lo aiutano a rapportarsi con il mondo in modo funzionale.
Un’altra differenza importante sono i sintomi dei due disturbi. La sofferenza e il disagio del DOC riguardano la presenza costate e disturbante delle ossessioni per tutto l’arco della giornata e in diversi contesti. Le ossessioni rendono l’individuo esausto e non gli permettono di concentrare le proprie energie in altro. Per questo motivo l’unico modo che ha l’individuo di gestire le ossessioni è mettere in atto compulsioni che possano monitorare il disagio provocato dalle ossessioni. Le ossessioni possono essere diverse e riguardare diversi ambiti di vita e di conseguenza le compulsioni possono variare in base all’utilità finale che è il controllo, la gestione e la riduzione degli stati di ansia, inadeguatezza, sofferenza data dai pensieri, idee, immagini intrusivi. (io qui ci metterei un link sui rituali DOC).
I sintomi del Disturbo Paranoide di Personalità sono differenti perché alla base è presente un bisogno legittimo, da parte della persona, di difendersi dalla minaccia e la malignità del mondo. I sintomi non sono quindi intrusivi e sproporzionati per l’individuo, ma sono indispensabili per stare al mondo. Tra questi, i principali sono:
Infine, la differenza sostanziale tra i due disturbi è data quindi da una incapacità ragionevole, legittima ed inequivocabile a fidarsi del mondo esterno perché ritenuto cattivo e minaccioso per la propria salute psicologica e fisica (DPP), e dall’incapacità di controllare le proprie idee, le proprie immagini, gli impulsi e i pensieri se non attraverso compulsioni che attenuano l’ansia ma che vengono percepite come eccessive e disfunzionali dall’individuo (DOC). La sfiducia di una persona che soffre di DOC è verso se stesso e le proprie risorse e capacità di fronteggiare le ossessioni, a differenza di una persona con DPP che ha una marcata diffidenza nei confronti del mondo esterno e quindi si fida in modo ragionevole di se stesso e delle proprie percezioni.
Il trattamento più efficace ed accurato per affrontare Disturbo Ossessivo Compulsivo e il Disturbo Paranoide della Personalità è il Trattamento Cognitivo Comportamentale. La terapia è orientata inizialmente sull’informazione, da parte del terapeuta nei confronti della persona, riguardo il disturbo, le cause e i sintomi che ne conseguono. Successivamente il terapeuta aiuterà la persona a prendere consapevolezza delle motivazioni che spingono l’individuo a mettere in atto comportamenti disfunzionali e ad apprendere e gestire strategie che lo aiutino a controllare e ridurre i comportamenti, le compulsioni, i pensieri paranoici date dai disturbi e, di conseguenza, al fine di ridurre i sintomi. L’obiettivo della terapia sarà quello di rendere autonoma la persona nell’utilizzo di strategie indicate dal terapeuta volte alla gestione ottimale dei sintomi che invadono la vita della persona e alla riduzione degli stessi che compromettono la salute psico-fisica dell’individuo.
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