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Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, denominato con l’acronimo DOC, presenta come manifestazione sintomatologica un insieme di ossessioni (immagini, pensieri, fantasie, incubi) e compulsioni (atteggiamenti, azioni, comportamenti, rituali) angoscianti e disturbanti per l’individuo. Le caratteristiche del DOC sono ben spiegato nell’articolo su problematiche trattate (DOC ecc).
Il DOC può essere presente e avere un esordio anche durante la tenera età, nonostante non sia molto diffusa la consapevolezza della manifestazione del disturbo. In particolare, l’età di esordio si aggira intorno ai 9-11 anni, senza distinzioni di sesso. Parliamo dunque di DOC infantile.
Spesso ci sarà capitato di notare in molti bambini una tendenza a sviluppare manie, fisse ed ossessioni o a svolgere piccoli comportamenti rituali. Interrogarsi sul se si tratti di Disturbo Ossessivo Compulsivo è lecito; non sempre si tratterà di DOC in quanto i bambini hanno una naturale propensione al cercare previdibilità, per mediare le loro normali ansie, specialmente nella fase di crescita.
La difficoltà nella diagnosi di DOC infantile sta nel fatto che in caso di Disturbo Ossessivo Compulsivo i bambini tendono tuttavia a nascondere le ossessioni e le compulsioni in presenza di altri, per evitare di sentirsi non accettati a livello sociale. Questa negazione e soppressione di sintomi accentua la difficoltà di osservare questi ultimi da parte dei genitori dell’infante, provocando quindi anche una esacerbazione della manifestazione sintomatica.
Il DOC infantile si manifesta più comunemente nelle piccole azioni quotidiane, più facilmente a casa che a scuola, e tende ad innescare meccanismi di ansia e stress. I genitori possono riconoscere il Disturbo Ossessivo Compulsivo nei bambini quando essi tendono a:
Nei prossimi paragrafi vedremo nello specifico quali sono le principali manifestazioni del DOC infantile e quali sono le ossessioni e compulsioni più comuni nei bambini affetti da disturbo ossessivo compulsivo.
La manifestazione sintomatologica del disturbo ossessivo compulsivo nei bambini comprende diverse sfaccettature inerenti al periodo di sviluppo dell’infante. È necessario sottolineare che la risposta compulsiva alle ossessioni e ai pensieri intrusivi provoca nei bambini, insieme all’ossessione stessa, un alto stato di ansia che difficilmente viene mediato e ridimensionato dalla rassicurazione da parte degli adulti. Spesso infatti, in questi casi, il DOC è associato ad attacchi di panico ed ansia (leggi l’articolo di blog sul ruolo dell’ansia nel DOC). Tra le altre manifestazioni e conseguenze del DOC nel bambino, possono esservi:
Il DOC è come se fosse una campanella d’allarme perennemente accesa e rumorosa. Questo stato di allarme per il bambino è così forte che necessita una attivazione comportamentale che serve appunto per ridurre l’angoscia dell’ossessione.
Molti fanciulli hanno consapevolezza dell’inutilità della compulsione e soprattutto della eccessiva preoccupazione e ansia non reale, ma non riescono a monitorare e ridurre lo stato di ansia e angoscia. Di conseguenza è indispensabile sottolineare che il comportamento compulsivo e l’ossessione del bambini, non sono atteggiamenti e pensieri che egli può controllare, perché frutto di un’ansia non governabile da egli stesso, al di fuori della razionalità e che spesso porta conseguenze nella vita sociale e scolastica tali da poter portare il bambino a manifestare una qualche forma di fobia scolastica.
In questo caso, le ossessioni più comuni e quindi i primi sintomi manifestati dai bambini che presentano diagnosi di DOC possono essere:
Le cause ascrivibili alla manifestazione del DOC nei bambini non sono ancora chiare ed esplicabili.
In base alle ricerche svolte da esperti, si è constatato però che a livello neurobiologico la diagnosi di DOC sia correlata a bassi livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che serve per portare segnali al cervello da parte del corpo.
È stato ipotizzato che il meccanismo deviato del rilascio della serotonina nell’organismo sia ereditario. Di conseguenza si ipotizza che una delle possibili cause della presenza del disturbo sia la familiarità appunto della trasmissione del neurotrasmettitore, familiarità che quindi si erediterebbe dallo stesso ceppo familiare.
Per approfondire leggi anche l’articolo sul DOC in età evolutiva.
Per poter meglio comprendere come si manifestino le ossessioni e di conseguenza le compulsioni nel disturbo ossessivo compulsivo nei bambini possiamo fare un esempio concreto.
Principalmente le ossessioni che si osservano nei bambini e negli adolescenti riguardano pensieri ad esempio di contaminazione, idee aggressive e violente nei confronti di se stessi e degli altri e paure e sensazioni corporee non regolarizzate. In particolare, un quarto dei bambini osservabili attraverso gli studi condotti sono affetti da ossessioni a contenuto sessuale, un quarto sono riconducibili a ordine e simmetria, un quarto comprende il contenuto religioso e infine un quarto comprende ossessioni a sfondo oggettuale, come ad esempio riguardo numeri, colori, parole. Si osservano anche ossessioni relative all’ordine e la pulizia, ossessioni aggressive, ossessioni di contaminazione.
Le compulsioni che ne derivano possono riguardare ad esempio ripetizioni ritualistiche come sistemare in ordine oggetti, ripetere un numero di volte prestabilito parole, contare allo stesso modo un numero preciso di volte, oppure lavarsi ripetutamente alcune parti del corpo se l’ossessione precedente riguarda ad esempio la paura della contaminazione, ordinare le proprie cose in modo metodico e ripetitivo, senza mai riuscire a fermarsi perché non si ha la percezione di rassicurazione rispetto all’azione svolta e così via.
Tra le compulsioni più comuni, troviamo:
Lo studio del DOC in età evolutiva ha mostrato negli ultimi anni un numero alto e consistente di manifestazioni sintomatiche che spesso in passato è stato sottostimato, non adeguatamente riconosciuto e quindi che ha comportato una esacerbazione dei sintomi rischiando una cronicizzazione correlata alla mancanza di cure terapeutiche adeguate.
Ad oggi, l’epidemiologia ci mostra come la percentuale di presenza del disturbo si aggira intorno all’1% in età prepuberale (prima dei 12 anni), con un’incidenza che si aggira intorno al 4% in età adolescenziale (dai 13 anni in poi). Un altro dato importante è la presenza del disturbo, 20 volte più frequente nei bambini rispetto a quanto si potesse osservare in passato.
Sono dati allarmanti e molto importanti, seppur da leggere con cautela poiché la difficoltà di stima è data dal fatto che spesso i sintomi dei bambini non vengono esplicitati dagli stessi, che mantengono una segretezza e un controllo individuale che sfocia in un bisogno di condivisione principalmente quando il disturbo diventa ingestibile anche per loro.
Come comportarsi con un figlio affetto da DOC? A fronte della difficoltà di diagnosi rispetto alla segretezza dei sintomi da parte dei bambini, risulta difficile per un genitore rendersi conto della manifestazione del sintomo del disturbo ossessivo compulsivo nel proprio bambino.
Uno dei consigli più utili per i genitori sicuramente è prestare una attenzione maggiore alla qualità e alla modalità comportamentale del figlio, osservando se alcuni comportamenti possano essere stereotipati e ripetitivi senza che apparentemente ci possa essere un senso ludico. Riconoscere il disturbo ed osservare i comportamenti del bambino o dell’adolescente è chiave nella gestione e nella guarigione.
Nel momento in cui si dovessero osservare atteggiamenti del genere, potrebbe essere utile prima di tutto consultare un professionista che possa aiutare la famiglia a comprendere cosa stai succedendo, e successivamente a casa, si potrebbe pensare di chiedere al bambino qual è il pensiero che lo spinge a comportarsi in un certo modo (lavarsi frequentemente, mettere in ordine in modo ripetitivo e senza essere mai soddisfatto del tutto, pulire superfici continuamente e in modo compulsivo) per comprendere che tipo di pensiero iniziale lo porta a comportarsi in un determinato modo. Potrebbe essere utile anche chiedere al proprio figlio qual è l’emozione che sente più forte in quei momenti, per avere una idea riguardo alla modalità di gestione dell’ansia data appunto dalle ossessioni e dai pensieri intrusivi.
La terapia più efficace per il trattamento del DOC nei bambini è il trattamento Cognitivo Comportamentale. Il trattamento si struttura attraverso una analisi e una raccolta iniziale di informazioni, da parte dello psicologo, chieste al bambino e ai genitori per poter comprendere cosa il bambino, o l’adolescente, pensa, sente e prova a livello emotivo e cognitivo e come da parte sua e da parte dei genitori queste ossessioni vengono gestite, in modo fallimentare, attraverso compulsioni visibili appunto all’esterno. Il terapeuta cercherà di comprendere la storia clinica del bambino e anche della famiglia, per prestare attenzione alla possibilità di trasmissioni cognitive e comportamentali involontarie da parte dei genitori nei confronti del figlio.
Successivamente, lo psicologo attraverso compiti, esercizi strutturati e studiati appositamente per il caso, aiuterà il bambino e i genitori a mettere in atto strategie alternative e quindi funzionali per inizialmente imparare a gestire le ossessioni al fine di ridurle ed eliminarle dalla vita del piccolo.
La finalità sarà quindi quella di modificare la strategia disfunzionale per la gestione dell’ansia causata dalle ossessioni e ridurre il più possibile la manifestazione ossessiva nel bambino, garantendogli un miglioramento della qualità di vita individuale e familiare.