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La scrupolosità – o DOC religioso – è una forma di disturbo ossessivo compulsivo. Come un vero e proprio DOC, la scrupolosità presenta un insieme di ossessioni che disturbano quotidianamente la persona che le sperimenta e in risposta alle ossessioni, di tipo religioso, la persona mette in atto comportamenti compulsivi proprio per monitorare, controllare e placare l’ansia che le ossessioni procurano durante la giornata. È importante non confondere questo DOC con manie religiose o con un forte legame con essa e rigore verso l’educazione religiosa.
In particolare, la caratterizzazione del DOC religioso è data dal fatto che le persone che lo sperimentano mettono in atto pensieri intrusivi e ossessivi riguardo la religiosità, che si possono manifestare in diversi modi. La persona che vive uno DOC da scrupolosità presenta principalmente un forte senso di colpa e una paura eccessiva di poter aver pensato, eseguito, osservato azioni peccaminose e vietate dalle norme religiose (tra le più comuni pensieri blasfemi, ossessione per il demonio, e persino pensieri sessuali su figure e icone religiose), con un esagerato senso etico, morale e senso di colpa. I pazienti affetti da DOC religioso tenderanno ad incrementare in modo disfunzionale la loro valutazione della gravità del peccato commesso, rendendolo inappropriato ed eccessivo e sviluppando ed esasperando il proprio senso di colpa.
Ma cosa dice la psicologia del disturbo ossessivo compulsivo religioso? Scopriamolo insieme.
La manifestazione del disturbo ossessivo compulsivo religioso è quindi osservabile attraverso ossessioni e compulsioni che in questo caso riguardano la sfera della fede e della preghiera, o della cosiddetta scupolosità. Vediamo quali sono le principali ossessioni e relative compulsioni nel DOC religioso.
L’ossessione religiosa è un pensiero intrusivo ed indesiderato, e di fondo è caratterizzata dalla paura costante e spropositata di aver effettuato, pensato, osservato atteggiamenti peccaminosi e quindi che sono contrari ai principi religiosi. Vediamo alcuni esempi di ossessioni a sfondo religioso:
Le ossessioni religiose riguardano dunque la relazione dell’individuo con Dio e l’avere pensieri indesiderati nei suoi confronti, l’impulso di commettere atti sacrileghi o di avere pensieri blasfemi, avere costantemente il dubbio di aver commesso un peccato o aver violato un comandamento ed essere ossessionati dalla punizione divina che aspetta, pensare di aver dubitato dell’esistenza di Dio, dubitare di meritare il Paradiso.
L’aspetto compulsivo nel DOC religioso in risposta, sarà una costrizione. Le compulsioni sono degli atteggiamenti ripetitivi e spesso illogici che l’individuo mette in atto per mediare l’ansia causata dall’ossessione.
Alcuni esempi di compulsioni nel DOC religioso sono, per esempio:
L’obiettivo finale della confessione è ripristinare una purezza perduta in conseguenza al comportamento peccaminoso e quindi guadagnarsi di nuovo l’amore spirituale dei padri che assistono alla confessione e della spiritualità generale.
Il problema di fondo però sorge perché la confessione ed il perdono successivo non bastano a ripristinare una tranquillità dell’individuo e quindi non servono per rassicurare chi soffre di DOC religioso. Quello che fornisce il perdono dell’ente ecclesiastico è soltanto una rassicurazione temporanea che non permette alla persona di riabilitare in modo positivo l’idea che ha di se stesso, che al contrario ripropone un nuovo senso di colpa successivo alla sensazione di peccaminosità eccessivo e smisurato da dover redimere con confessioni e punizioni. La risultante sarà quindi un’attivazione di un circolo vizioso senza fine.
È utile e necessario distinguere la religiosità definibile come “sana” e cioè che non arreca disfunzioni in ambito sociale, relazionale, lavorativo e personale, dalla scrupolosità e dall’ossessione religiosa che invece è un vero e proprio disturbo.
Le persone che sperimentano il DOC da scrupolosità religiosa hanno una forte consapevolezza dell’eccessiva interpretazione peccaminosa che mettono in atto. Di conseguenza, la consapevolezza comporta per loro una sofferenza maggiore data dal fatto che risulta difficile e quasi impossibile per l’individuo, cambiare i propri pensieri intrusivi e quindi evitare di mettere in atto le compulsioni.
Come specificato in precedenza, la ricerca di redenzione che le persone con DOC da scrupolosità ricercano nella relazione con la spiritualità e quindi con la confessione, è una ricerca fine a se stessa perché non permette di aumentare la sensazione di rassicurazione e tranquillità nelle persone che la sperimentano, anzi l’aiuto dell’ente ecclesiastico diventa inutile e disturbante, proprio perché non presenta una risposta di redenzione ragionevole.
La religiosità per una persona con DOC in ambito religioso da scrupolosità, perde in questo modo il senso e il significato spirituale, poiché appunto la persona non possiederà una rappresentazione della spiritualità come di un’entità che possa aiutarlo ad incrementare il proprio benessere. Al contrario, invece, risulterà una entità con caratteristiche persecutorie, che non servirà più ad accrescere spiritualmente la persona che la pratica, ma che sarà dettata solo da regole, punizioni, dubbi che al contrario potranno allontanare sempre più l’individuo dall’obiettivo benefico della dimensione spirituale.
Sin dal passato si evidenzia un forte rapporto tra la religione ed il Disturbo Ossessivo Compulsivo proprio per la connotazione strutturata e dottrinale della religione, e per la tematica del senso di colpa e la responsabilità ad essa associati, che sono i temi fondamentali anche del disturbo ossessivo compulsivo, come ad esempio delle ossessioni aggressive, in cui si teme di poter far male ad una persona.
Spesso le cause del DOC religioso sono da ascrivere alla storia famigliare del soggetto, indipendentemente dalla religione. Le persone con DOC tendono a dare un’importanza eccessiva ai pensieri intrusivi, senza essere in grado di elaborarli o risolverli: nel DOC religioso spesso questi pensieri sono dovuti alla manza di strutture morali individuali sviluppate durante l’infanzia e trasmesse dai genitori, che portano l’individuo a covare un senso di colpa e ansia al pensiero di non fare quello che viene loro detto, e a temere cosa possa succedere in caso non lo faccia. Il bambino non avendo avuto una struttura morale utilizza quella religiosa per dare un senso al proprio comportamento. In età adulta questo senso di colpa viene spesso mantenuto quando l’individuo fatica a trovare la propria collocazione all’interno del mondo.
Come combatere il DOC religioso? Il miglior trattamento per il disturbo ossessivo compulsivo religioso è in assoluto la Terapia Cognitivo Comportamentale, una forma di psicoterapia pratica con orientamento ad obiettivi e particolarmente consigliata per chi soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo o attacchi di panico.
Presso il mio studio di psicologia a Torino, mi occupo da anni del trattamento di ogni tipo di DOC con l’obiettivo di ristabilire le abilità cognitive e comportamentali del paziente, così che possa assumere consapevolezza e avere tutti gli strumenti per gestire i pensieri intrusivi e le ossessioni. Questo genere di trattamento è ideale per chiunque cerchi informazioni su come curare il DOC religioso.
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