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L’ipocondria è uno dei disturbi mentali che gode di una certa notorietà, proprio perché molto rappresentato nelle opere teatrali (si pensi al Malato Immaginario di Molière), al cinema, nei libri. Per comprendere cos’è l’ipocondria si potrebbe partire dalla sua definizione. Il disturbo d’ansia da malattia indica una paura molto profonda di contrarre una malattia, generalmente grave, o di esserne affetto, sulla base di sintomi fisici che vengono interpretati in modo scorretto.
Ad oggi, i manuali ufficiali preferiscono usare il termine Disturbo d’Ansia da Malattia, intendendo però lo stesso concetto sotteso dall’ipocondria, ma sottolineando la componente ansiosa.
Il significato del termine ipocondria deriva da hypochondrium, ipocondrio, ovvero la zona superiore addominale. Secondo l’antica medicina, sarebbe la regione corporea all’interno della quale si pensava fosse situata la malinconia, ovvero quella forma di malessere, che oggi chiameremmo stato depressivo, indotto dall’ipocondria.
L’Ansia da Malattia, o ipocondria, non ha un’unica manifestazione, ma si può esprimere attraverso diverse forme. Conoscere le varie tipologie in cui l’ipocondria si può manifestare permette, a chi potrebbe essere affetto da questo disturbo, di riconoscere più facilmente alcuni dei sintomi della malattia, prenderne coscienza e intraprendere una terapia finalizzata alla cura del disturbo.
Tra le tipologie di disturbo d’ansia da malattia più diffuse possiamo trovare:
Avere coscienza di quali sono i principali sintomi dell’ipocondria e che contraddistinguono il disturbo d’ansia da malattia rappresenta un grande aiuto per chi potrebbe sperimentare situazioni disagianti senza avere coscienza del disturbo che lo affligge. In questo paragrafo vogliamo pertanto elencare i principali sintomi che permettono di riconoscere una persona ipocondriaca. Tali sintomi si dividono in due principali categorie:
Se è stata già esclusa la presenza di patologie organiche, per poter porre diagnosi di Disturbo d’Ansia da Malattia è necessario che i sintomi dell’ipocondria siano presenti per almeno 6 mesi; non devono inoltre essere presenti altre psicopatologie, come il disturbo d’ansia generalizzata o il disturbo delirante.
Una specifica categoria di persone che soffrono di Ipocondria è costituita da chi, invece di sottoporsi ad esami clinici continui, evita pedissequamente di contattare il medico e di effettuare finanche i normali esami di routine. Questo comportamento è connesso alla paura di poter accertare la diagnosi sospettata e temuta.
In letteratura e nella clinica vengono utilizzati numerosi test per misurare la presenza e la gravità del Disturbo d’Ansia da Malattia; tra questi vi è l’Health Anxiety Inventory (Salkovskis et al., 2002). Questi rappresentano un ottimo strumento per una prima diagnosi dell’ipocondria. Tuttavia, ci teniamo a ricordare che, insieme ad una batteria di test per il disturbo d’ansia da malattia, è sempre consigliato effettuare colloqui clinici, per poter realmente identificare la problematica e procedere con le terapie necessarie alla cura dell’ipocondria.
In questo paragrafo vogliamo soffermarci sulle possibili cause dell’ipocondria e sui fattori scatenati del disturbo. Ad oggi, non sono ancora state definite delle cause certe del disturbo d’ansia da malattia, tuttavia, molti esperti hanno confermato come la personalità e il carattere dell’individuo malato giochino un ruolo chiave, soffermandosi anche sulle possibili cause psicologiche dell’ipocondria. Questa problematica appare generalmente intorno alla prima età adulta, ma un altro momento in cui si è particolarmente vulnerabili è intorno alla mezza età. Può essere causata da fattori:
Le conseguenze dell’Ipocondria possono essere talvolta molto impattanti: cercare in continuazione di abbassare il livello di ansia rispetto alla possibilità di essere malati costa tempo, risorse e denaro. Spesso le energie dedicate a questa ricerca senza sosta vengono sacrificate da altre attività, come quella lavorativa, di svago, fino ad andare ad intaccare la sfera relazionale, sentimentale ed affettiva. Tra i disturbi correlati all’Ipocondria troviamo:
Quando si cerca supporto di un esperto per curare l’ipocondria, ciò che va compreso quando ci si approccia ad un trattamento del Disturbo d’Ansia da Malattia è che l’intervento non consisterà nell’essere rassicurati di non essere malati, ma sull’imparare a gestire i sintomi ansiosi connessi alla patologia.
Per rispondere alle diverse richieste che ci vengono poste su come si cura l’ipocondria, è bene ricordare che esistono due terapie consigliate:
Alcuni studi sostengono che il tipo di intervento più efficace sarebbe quello della psicoterapia cognitivo-comportamentale (Barksy & Ahern, 2004), poiché agisce sui pensieri ipocondriaci e ristruttura le credenze ad essi connessi, con un effetto benefico a lungo termine.
Talvolta, potrebbe essere necessario affiancare ad una psicoterapia anche una terapia farmacologica, generalmente consistente in antidepressivi, in modo da rinsaldare e velocizzare il processo terapeutico ed, in conclusione, il benessere del paziente.