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La paura di impazzire – o psicopatofobia – e una delle ansie maggiormente diffuse e antiche al pari della paura di ammalarsi o di soffrire di un qualsiasi disturbo, che tutti conosciamo con il termine ipocondria. La paura di perdere il controllo o di impazzire da un momento all’altro può trasformarsi da una semplice preoccupazione ad una vera e propria ossessione, divenendo così patologica e compromettendo la quotidianità di chi ne soffre.
Le manifestazioni della paura di essere pazzo sono continue e imperterrite visite mediche specialistiche, ricerca ossessiva di informazioni su malattie e patologie mentali, intensa paura di perdere il controllo e la ragione o di contrarre una malattia in situazioni generalmente non pericolose.
Trattandosi di una delle paure più antiche nell’uomo, è consueto che presso il mio studio di psicologia a Torino mi contattino pazienti preoccupati da una forte sensazione di impazzire, di perdere il controllo, il lume della ragione, oppure affetti da depressione a cui sembra di impazzire. Proprio per questo motivo ho voluto affrontare questo argomento all’interno del mio blog, facendo chiarezza sulle differenze di una vera e propria malattia mentale e quella che può essere invece un’ossessione disfunzionale.
Per parlare dell’ansia e paura di diventare pazzo è bene prima soffermarsi sul concetto di ipocondria.
L’ipocondria fa parte dei Disturbi d’Ansia descritti dal DSM-5, il Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali. Nel gergo tecnico viene definita anche Disturbo da Sintomi Somatici e Disturbo da Ansia di Malattia. La persona che soffre di ipocondria vive la sua quotidianità con la totale e costante preoccupazione di poter soffrire di una malattia mentale e/o fisica. Di conseguenza, questa eccessiva e smisurata preoccupazione comporta inevitabilmente una disfunzione del normale andamento della vita dell’individuo da un punto di vista sociale, relazionale, lavorativo, familiare e individuale poiché il pensiero di poter soffrire di un disturbo o la stessa paura di impazzire, accompagna la vita della persona in modo totalizzante. Il risultato di questa ansia e paura immotivata è la ricerca costante di aiuto e conferme della presenza o meno di una malattia attraverso visite mediche, richieste di rassicurazione da parte dei familiari e del proprio partner, ricerche su siti internet da confrontare con gli pseudo sintomi che si manifestano e soprattutto la messa in atto di atteggiamenti, comportamenti e azioni finalizzate ad evitare di poter contrarre una malattia (ad esempio evitare ospedali, luoghi in cui sono presenti persone che hanno una patologia e così via).
Una delle manifestazioni del Disturbo d’Ansia di Malattia è la paura di impazzire o di contrarre una malattia mentale. Spesso ci capita di ripetere, in periodi ad esempio di forte stress di aver “paura di impazzire da un momento all’altro” o di domandarsi perchè si diventi pazzi e come. Per una persona ipocondriaca il pensiero di avere una malattia mentale è costante e disturbante e la stessa persona mette in atto atteggiamenti, pensieri e comportamenti che possano confermare o disconfermare la propria idea.
È risaputo che non si possa impazzire da un momento all’altro poiché la malattia mentale vera e propria (la psicosi) comporta un esordio in età adulta, prima dei 30 anni, con una fase evidente di sintomi e manifestazioni comportamentali bizzarre che poi si esplicano in deliri e allucinazioni vere e proprie, correlate a perdita dell’esame di realtà (avere difficoltà a definirsi, a definire uno spazio e un tempo, a definire il proprio stato psico fisico) e a meccanismi di difesa chiamati primitivi.
Nella ipocondria NON sono presenti queste caratteristiche, ma piuttosto è presente la paura di incorrere in una malattia mentale. Di conseguenza la disfunzione fisica e mentale è data dalla paura immotivata e disfunzionale di poter diventare pazzo da un momento all’altro in assenza di deliri, allucinazioni, esame di realtà compromesso.
I sintomi di chi soffre di ipocondria in particolare correlata alla paura di avere una malattia mentale sono:
Di conseguenza, la compromissione della vita della persona che pensa di avere una malattia mentale non è correlata a sintomi mentali ma piuttosto è la conseguenza del pensiero ossessivo dell’individuo nei confronti della possibile malattia che non gli permette d svolgere le normali funzioni di vita quotidiana.
L’ipocondria mentale può essere anche una conseguenza o può semplicemente andare a braccetto con alcuni disturbi d’ansia che incrementano maggiormente la paura dell’individuo di “impazzire”.
Uno fra tutti è l’attacco di panico: uno dei sintomi dell’attacco di panico è la paura di impazzire e/o di perdere il controllo. Può succedere che un individuo che ha sperimentato un attacco di panico inconsapevole di averlo vissuto, possa collegare i sintomi dell’attacco di panico all’esordio di una malattia mentale che comporterà per lui una ricerca di rassicurazione da parte di medici, familiari e partner non efficace poiché l’attenzione diagnostica sarà nei confronti di sintomi che in realtà non sono correlabili ad un disturbo mentale, ma alla sola e giusta paura della pazzia, con il conseguente aumento della preoccupazione da parte dell’individuo che continuerà a sperimentare i sintomi e si sentirà non compreso e quindi “malato”.
Un altro esempio di condizione mentale correlata all’ipocondria è il disturbo Ossessivo-Compulsivo. In questo caso la paura di avere una malattia mentale può essere così disturbante da diventare una ossessione e per poter gestire questa ossessione la persona potrebbe incorrere in compulsioni che gli permetterebbero di mediare l’ansia e la preoccupazione con un dispendio di energia mentale e fisica (ad esempio, alcune persone ipocondriache evitano luoghi in cui sono presenti persone con malattie fisiche e mentali per paura di essere infettati). Anche in questo caso è necessario distinguere i sintomi dell’individuo per poter avviare una terapia indicata e funzionale ai sintomi dell’ipocondria, prima che a quelli del DOC.
Una delle terapie più indicate ed efficaci per il Disturbo da Ansia di Malattia è la terapia Cognitivo Comportamentale. La terapia è orientata inizialmente sull’informazione, da parte del terapeuta nei confronti della persona, riguardo l’insorgenza del disturbo, le cause e i sintomi che accompagnano la persona nel quotidiano proprio per definire in modo accurato la diagnosi del disturbo, differenziandolo da altri che possono avere sintomi simili e soprattutto da un disturbo mentale vero e proprio.
Successivamente il terapeuta aiuta l’individuo ad apprendere e gestire strategie che lo aiutino a controllare e ridurre le paure incontrollate e i possibili comportamenti compulsivi in risposta ai pensieri disfunzionali circa il proprio stato di salute mentale.
L’obiettivo della terapia è quello di rendere consapevole l’individuo circa il proprio disturbo e successivamente autonomo nell’utilizzo di strategie indicate dal terapeuta volte alla gestione ottimale dei pensieri e comportamenti intrusivi che invadono la vita della persona migliorandone la qualità dal punto di vista psicologico, fisico e di gestione quotidiana.
http://psiche.org/riassunti/meccanismi-difesa-primitivi/
La paura di impazzire è diventata un problema per la tua quotidianità? Sta influenzando il normale scorrere delle tue giornate e intaccando la tua serenità e benessere?
Da anni tratto pazienti affetti da questo problema mediante le più innovative tecniche cognitive comportamentali presso il mio Studio di Psicologi a Torino.
In questo momento difficile che stiamo attraversando a causa del COVID-19 le prestazioni sanitarie e terapeutiche presso lo Studio Colamonico sono REGOLARMENTE GARANTITE secondo quanto stabilito nell’allegato 1 del DPCM del 22 marzo e nell’Ordinanza Regione Piemonte n. 34 del 21 marzo 2020.
È inoltre attivo il servizio di TERAPIA PSICOLOGICA ONLINE a mezzo videochiamata e Skype.