Sono diversi i tipi di psicologia e psicoterapia oggi esistenti. La loro diversificazione è dovuta alla continua ricerca che viene fatta in questo ambito al fine di per poter rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più varia con disturbi sempre più diversi.
Per psicologia, in generale, si intende lo studio, la ricerca e l’identificazione di processi mentali, psichici e comportamentali. Il termine “psicologia” deriva dalla fusione di due termini greci: “pychè” che significa anima o spirito, e “logos” che si traduce studio o discorso. Quindi, letteralmente, il significato di psicologia è studio dell’anima.
La paternità di questa disciplina è attribuita a Wilhelm Wundt, che tra il 1873 e il 1874 pubblicò i “Fondamenti di psicologia fisiologica”; e, successivamente, nel 1879 fondò un laboratorio di ricerca psicologica a Lipsia.
Da allora, la psicologia si è affermata come scienza a tutti gli effetti e, grazie allo studio continuo e all’attento lavoro di ricerca, ha elaborato diversi approcci e metodologie di lavoro che hanno portato alle principali branche della psicologia che vedremo in questo articolo dove ripercorreremo le più famose discipline psicologiche.
Di seguito esamineremo i principali tipi di psicologia.
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La psicoterapia cognitivo comportamentale è, tra i tipi di psicologia, quello che sta assumendo il ruolo d’elezione nella maggior parte dei trattamenti di problemi psicologici.
La validità dell’approccio cognitivo comportamentale è suffragata da centinaia di studi. Si ricorre a questo tipo di psicologia quando le nostre emozioni sono troppo intense o durature rispetto alla situazione che le ha generate.
Come suggerisce il termine, la psicologia cognitivo comportamentale, ingloba due forme di terapia:
L’intervento sistemico relazionale ha il focus sulla relazione tra il paziente e la sua famiglia, e mira a modificare i modelli disfunzionali. Questo ramo della psicologia ha lo scopo di studiare e rafforzare il funzionamento del sistema familiare, relazionale ed individuale.
Questo approccio si definisce:
Fondamentale, secondo questo approccio, è la comunicazione: qualsiasi comportamento o pensiero, infatti, va letto come un messaggio indirizzato ad altri.
La psicoanalisi si è sviluppata all’inizio del ‘900 grazie al lavoro di Sigmund Freud. Un merito di Freud fu quello di innestare l’idea dell’esistenza dell’inconscio e di non attribuire i problemi psichici a cause biologiche. Il suo lavoro ci concentrò nel portare a galla il mondo della psiche per poterlo analizzare.
Nella disciplina psicoanalitica è fondamentale, quindi, il ruolo dell’inconscio, con tutto il suo substrato di traumi, pensieri, ricordi. L’attività terapeutica consiste nel riportare in superficie emozioni ed esperienze che sono piombate nell’inconscio perché ritenute traumatiche o vergognose.
Questa specifica branca della psicologia e psicoterapia, viene svolta attraverso l’interpretazione dei sogni, il lavoro sulle intuizioni e il meccanismo di transfer con cui il paziente proietta sull’analista i sentimenti che nutre nei confronti di altre persone.
La mindfulness è un approccio psicologico strettamente legato al pensiero scientifico e alla ricerca; attualmente, la sua applicazione primaria è in area clinica.
Il termine inglese “mindfulness” può essere tradotto con “consapevolezza”, ma si tratta, in realtà, di un particolare tipo di consapevolezza. Significa, secondo Jon Kabat Zinn, prestare attenzione con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante. Si tratta, perciò, di un modo per vivere appieno un’esperienza qui e ora.
Questo tipo di psicologia deriva dalla meditazione e consiste nell’avvalersi di un iniziale pratica di meditazione nella vita di tutti i giorni, per fronteggiare al meglio il disagio che alcune esperienze possono generare in noi.
Non si tratta, invece, di una tecnica di rilassamento o per entrare in trance, né di una modalità volta al raggiungimento del “vuoto” della mente.
La terapia Gestalt è il tipo di psicologia si rifà ad un termine tedesco di difficile traduzione: “Gestalt” non ha infatti un preciso equivalente in italiano; “Gestalen”, invece, si può tradurre come “dare una struttura significativa”.
La terapia della Gestalt si basa sulla teoria secondo cui il nostro campo percettivo si organizza in insiemi significativi. Però, la percezione della totalità non può essere ridotta alla somma degli stimoli, perciò è necessario percepire un comportamento nell’insieme del contesto globale.
La Gestalt è indicata per coloro che cercano un’espansione del proprio potenziale latente. Favorisce un contatto più autentico con sé e con gli altri, ponendo l’attenzione sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale e della modalità complessiva con cui funzioniamo nell’ambiente, compresa delle nostre difficoltà, dei nostri evitamenti e dei nostri processi di adattamento (per approfondire leggi l’articolo sul disturbo dell’adattamento).
La psicoterapia psicodinamica si basa sull’assunto che i pensieri e le emozioni di cui non siamo consapevoli, perché relegate nell’inconscio, possono causarci difficoltà relazionali, ansia e depressione.
Questa disciplina psicologica si definisce dinamica perché considera i pensieri e le emozioni come forze in movimento e in conflitto tra loro. Quando si sceglie di svolgere un percorso di psicoterapia psicodinamica si va a lavorare per aumentare la consapevolezza dei meccanismi inconsci e si imparano nuovi modi di pensare a noi stessi, alle nostre relazioni e ai nostri problemi.
La bioenergetica è l’ultimo tipo di psicologia che andiamo a considerare. Il padre fondatore di questa disciplina, che oggi è inclusa tra le terapie alternative, è il medico statunitense Lowen. Si tratta di una psicoterapia corporea che ha l’obiettivo di riaggiustare la sintonia dell’individuo con il proprio sé e con il mondo.
Secondo l’approccio bioenergetico, il carattere dell’individuo rappresenta la sua organizzazione psicologica e corporea, dunque è un’unità somato-psichica. Le frustrazioni, secondo questo approccio, generano delle tensioni muscolari nell’organismo e si manifestano con una ridotta motilità e vitalità.
Attraverso l’osservazione del comportamento corporeo, quindi, è possibile comprendere le dinamiche che attraversano l’individuo e le emozioni ad esse collegate. In quest’ottica, esistono anche degli esercizi da compiere che favoriscono quella che Lowen definisce “salute vibrante”, basata sulla possibilità di aprirsi al movimento energetico interno ed esterno. Proprio questa apertura consente di integrare la propria persona con la realtà sociale.