Disturbo Ossessivo Compulsivo di Controllo: Cause, Sintomi e Cura
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) da controllo (checking) è una condizione psicologica caratterizzata da un bisogno eccessivo e compulsivo di controllo sugli aspetti della vita quotidiana. In questo articolo analizzeremo dettagliatamente i sintomi distintivi del DOC da controllo, le possibili cause che ne alimentano l’insorgenza e gli approcci terapeutici più efficaci per la sua gestione.
DOC da Controllo: Cos’è?
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo da controllo o checking si presenta nei soggetti che avvertono forte ansia e paura che qualcosa di terribile possa accadere e per questo compiono azioni mirate al controllo del mondo esterno. Chi soffre di DOC da controllo, quindi, non fa altro che controllare, secondo delle regole del tutto arbitrarie e spesso illogiche, qualsiasi cosa accada nella propria vita.
I Compulsive Checking Behaviors comprendono tutti quei comportamenti o rituali ricorsivi messi in atto per placare l’ansia generata dai pensieri ossessivi intrusivi. Tra questi vi possono essere agiti mirati a verificare, esaminare posti, oggetti o documenti al fine di ottenere una sorta di rassicurazione momentanea. L’aspetto patologico sta nel fatto che l’ansia e le preoccupazioni non svaniscono mai e quindi c’è un bisogno costante di mettere in atto le compulsioni.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5) dedica una intera sezione al disturbo ossessivo compulsivo, descrivendo tutte le sue possibili sfumature. Dalla descrizione fornita dal DSM si apprende che gli individui con DOC, e dunque anche coloro i quali soffrono di DOC da controllo, sperimentano una varietà di risposte emotive di fronte alle situazioni che innescano le ossessioni e le compulsioni. Per esempio, molti individui sperimentano una marcata ansia, che può includere ricorrenti attacchi di panico. Durante la messa in atto delle compulsioni, alcuni individui riferiscono un angosciante senso di “incompletezza” o di inquietudine finché le cose non sembrano essere “giuste”.
La vita dei pazienti con DOC da controllo è quindi scandita dalla presenza delle ossessioni, dagli stati d’ansia e dal bisogno incontrollabile di attuare comportamenti compulsivi per sentirsi meglio. Tutto ciò influenza fortemente lo svolgimento delle attività quotidiane: i pazienti sono focalizzati sui sintomi ossessivo-compulsivi verso i quali dirigono tutte le risorse cognitive a disposizione, a discapito della sfera lavorativa e relazionale che sembrano scivolare via.
Ossessioni e compulsioni nel doc da controllo
Per chi soffre di DOC da controllo scacciare i pensieri ossessivi dalla mente è quasi una missione impossibile. Tra le ossessioni più frequenti del disturbo ossessivo compulsivo da controllo ritroviamo:
- Paura di aver lasciato la porta di casa, la macchina o il gas aperto
- Paura di perdere il telefono, il portafoglio o qualche oggetto importante
- Paura di contrarre malattie
- Paura di compiere errori nell’esecuzione di un compito o di un lavoro
- Paura per l’incolumità dei propri cari.
Tutte queste preoccupazioni scatenano forti stati d’ansia che il paziente DOC riesce a placare solo mettendo in atto alcune compulsioni, azioni interpretate come salvifiche, che aiutano a scongiurare esiti nefasti. Alcuni esempi sono:
- Controllare più volte di aver spento il gas prima di uscire di casa o risalire per verificare di aver inserito le mandate alla porta di ingresso
- Controllare incessantemente all’interno della borsa o del proprio zaino che ci sia il telefono o il portafoglio
- Prenotare controlli medici per verificare di non aver contratto malattie
- Rileggere ripetutamente il testo di una mail per assicurarsi di non aver compiuto errori di grammatica
- Chiamare più e più volte le persone vicine per accertarsi che vada tutto bene.
Quando le compulsioni vengono agite, i pazienti con DOC da controllo avvertono un sollievo dall’ansia e dalla paura. Nella mente dei pazienti, sentire questo benessere transitorio consolida l’idea che solo il mettere in pratica determinati rituali aiuta a stare meglio e a evitare che qualcosa di terribile accada, rinforzando dunque le compulsioni stesse che verranno individuate come le più efficaci strategie a cui ricorrere quando in futuro si ripresenteranno le consuete paure e preoccupazioni.
Sintomi e come si manifesta
A chi non è accaduto di essere tornati verso la macchina appena parcheggiata per verificare di averla chiusa o di riaprire la porta di casa per accertarsi di aver spento il gas? Sono eventi piuttosto comuni e nessuno di noi ha mai pensato di essere difronte ad un disturbo psicologico, ma piuttosto di essere stati disattenti o soprappensiero.
L’esordio del DOC da controllo, infatti, è graduale: i pensieri ossessivi aumentano col tempo e sono difficili da individuare. Più facile è, invece, accorgersi delle compulsioni, che sono osservabili e diventano sempre più frequenti e ripetitive. Esistono, però, casi in cui anche gli agiti compulsivi avvengono a livello mentale, come un discorso interiore in cui il paziente ripercorre le sue azioni per soddisfare quel bisogno di controllare ciò che ha fatto.
Altre volte accade che i pazienti avvertano la necessità di condividere o demandare la responsabilità di agire a qualcun altro a cui viene chiesto di operare tutti i Compulsive Checking Behaviors al proprio posto.
Cause del Disturbo Ossessivo Compulsivo da Controllo
Nonostante il DOC da controllo sia un disturbo molto diffuso e numerosi sono i gruppi di ricerca che si sono occupati di indagare ogni suo aspetto, non è stata ancora individuata un’univoca causa scatenante il disturbo. La letteratura però individua dei fattori di rischio, che posso potenzialmente innescare o esacerbare il DOC da controllo, quali:
- Fattori genetici: avere familiari affetti da un DOC
- Fattori neurobiologici: anomalie neurotrasmettitoriale (serotonina, dopamina) e disfunzionalità di alcune aree cerebrali (gangli della base, circuito cortico-striato-talamo-corticale)
- Fattori psicologici: scarsa flessibilità, perfezionismo, scarsa percezione del controllo
- Fattori ambientali: eventi traumatici o stressanti anche infantili
Doc da controllo: come uscirne?
Il DOC da controllo è un disturbo complesso, caratterizzato da una costellazione sintomatica variabile da soggetto a soggetto. Pertanto per i pazienti con DOC è auspicabile adottare un intervento multidisciplinare, che coinvolga più figure professionali. Indicato, infatti, sarebbe abbinare una terapia farmacologica a percorsi di psicoterapia, in modo da individuare le risorse individuali dei pazienti al fine di ristabilire un equilibrio psicofisico.

Terapia Cognitivo Comportamentale
La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è l’orientamento per eccellenza per il trattamento dei Disturbi Ossessivi Compulsivi, compreso il DOC da controllo. Il terapeuta sceglie per i pazienti DOC un intervento individualizzato, al fine di rispondere alle esigenze specifiche degli stessi: l’eterogeneità degli stimoli situazionali e interni che evocano i rituali di controllo evidenzia, infatti, la necessità di un’attenta valutazione cognitiva del singolo.
Come prima passo il supporto psicologico mira ad individuare i bias cognitivi che rinforzano le ossessioni: con un intervento psicoeducazionale viene chiarita la distinzione tra pensare a una catastrofe e il verificarsi della stessa, spiegando ai pazienti che in determinate circostanze si sviluppa la tendenza a sovrastimare la probabilità di disgrazie/incidenti.
I pazienti che credono di avere una responsabilità particolare per prevenire danni a se o agli altri spesso si sentono obbligati ad essere ipervigili rispetto alle possibili minacce. Pertanto la TCC interviene per scardinare questo processo cognitivo, insegnando ai pazienti come concedersi periodi di assenza dalla responsabilità.
Oltre l’aumento della responsabilità percepita e del pericolo percepito, la TCC può operare anche sulla metamemoria (cioè su pensieri, credenze o interpretazioni della propria memoria) che nei pazienti DOC risulta alterata.
La TCC, infine, si avvale di uno strumento che la letteratura individua come il più efficace per il trattamento e il controllo dei sintomi: Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP). Esso consiste nell’esporre il paziente in modo graduale e guidato da un professionista alle situazioni che elicitano in lui stati d’ansia e preoccupazioni, dalle più piccole a quelle che gli appaiono come insormontabili da affrontare.
Terapia farmacologica
In associazione alla psicoterapia, in alcuni casi appare necessario assumere una terapia farmacologica. Qualora lo specialista consultato lo creda opportuno, i farmaci più largamente usati per il trattamento del DOC da controllo sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) che ristabilizzano gli equilibri neurochimici neurotrasmettitoriali.
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