Il Ruolo dell’Ansia nel DOC

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Il Ruolo dell’Ansia nel DOC

Che relazioni intercorrono tra ansia e Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)?

L’ansia può essere definita come un vissuto emotivo che funge da risposta a stimoli che la persona percepisce e vive come minacciosi per la propria salute. Questa condizione si attiva come fosse un campanello di allarme per preparare la persona a gestire, adattarsi, affrontare la situazione pericolosa presentatagli. Se gestita male potrebbe portare anche a problemi di coppia e nella vita sessuale, come nel caso dell’ansia da prestazione dovuta all’utilizzo del profilattico.

In questo articolo affronteremo la relazione tra ansia e DOCDisturbo Ossessivo Compulsivo. Ma prima, andiamo è bene capire cosa sia l’ansia e quali le sue manifestazioni più comuni.

I sintomi più comuni dell’ansia sono:

  • Le palpitazioni;
  • La mancanza di fiato (o anche apnea);
  • Il nervosismo;
  • La debolezza muscolare e fisica;
  • L’insonnia;
  • La presenza di crisi di pianto;
  • L’apprensione;
  • I crampi muscolari e/o allo stomaco.

L’ansia quindi, è funzionale se vissuta come comportamento “adattivo” rispetto alla situazione minacciosa che si sta affrontando.

Allo stesso modo però, l’ansia può essere disadattiva e disfunzionale nel momento in cui si attiva senza che l’individuo viva e/o affronti un reale pericolo. In questo caso l’ansia prepara la persona alla possibilità di fronteggiare una minaccia che non esiste realmente ma che dall’individuo è vissuta realisticamente o potenzialmente manifesta.

Questo aspetto comporta un vissuto nei confronti del sentimento dell’ansia costantemente negativo, perché appunto il campanello d’allarme resta sempre acceso anche quando non è funzionale e quindi una difficoltà a comprendere quali sono gli aspetti e le situazioni esterne potenzialmente e realmente pericolose e quali no. L’individuo si ritrova a dover vivere costantemente in uno stato di allerta che lo costringe non solo a convivere con i sintomi descritti precedentemente, ma che, a lungo andare, può provocare un vero e proprio disturbo d’ansia come la fobia, il disturbo da attacco di panico, il disturbo ossessivo compulsivo.

Cos’è il DOC – Disturbo Ossessivo Compulsivo

Come già accennato, il disturbo ossessivo compulsivo fa parte della macro categoria dei disturbi d’ansia.

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato principalmente dall’insieme di pensieri, impulsi, idee, immagini definite ossessioni e atteggiamenti, azioni, comportamenti conseguenti definiti compulsioni che si manifestano in modo intrusivo nella vita della persona. La sensazione che prova l’individuo che soffre di DOC è di impotenza nei confronti delle ossessioni quotidiane che sperimenta e, per rispondere e difendersi in modo funzionale a queste ossessioni, è costretto a mettere in atto le compulsioni.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è caratterizzato da due aspetti importanti:

  • Azioni, pensieri, comportamenti, idee ripetuti e invalidanti, con la costante ed intrusiva presenza di ossessioni;
  • La percezione persistente che ossessioni e compulsioni siano azioni imposte e subite, non controllabili e gestibili dall’individuo.

La persona che soffre di queste ossessioni  tipiche del DOC combatte l’ansia data dalle ossessioni attraverso le compulsioni, comportamenti ripetitivi e stereotipati che mediano lo stato di ansia e confusione che l’individuo sente a causa delle ossessioni e dei pensieri intrusivi che lo accompagnano nel quotidiano.

persona che urla con ansia e doc

Relazione tra ansia e sintomi del DOC

La relazione che intercorre tra il vissuto di ansia e il Disturbo Ossessivo Compulsivo può essere espressa attraverso quattro possibili motivazioni che spingono l’individuo a sperimentare lo stato di ansia e a contenere questo sentimento attraverso i rituali e le compulsioni. Prima di elencare le varie sfaccettature relazionali tra ansia e DOC è bene sottolineare che la persona con Disturbo Ossessivo Compulsivo soffre più che per l’ansia in sé, per le ossessioni e compulsioni che derivano da essa. Di conseguenza la percezione del campanello d’allarme sempre acceso la persona la vive costantemente, ma risponde ad essa attraverso le compulsioni e se non dovesse riuscire a contenere lo stato d’ansia e le ossessioni attraverso le compulsioni, vivrebbe con una sensazione di ansia molto alta e catastrofica.

Come si manifesta l’ansia nel DOC

Nello specifico, l’ansia è presente nel Disturbo Ossessivo Compulsivo attraverso varie sfaccettature:

  • Come timore di un possibile danno o come previsione di un’eventuale catastrofe: l’individuo in questo caso, cerca disperatamente di prevedere, e quindi prevenire, diverse possibili conseguenze negative percependo il pericolo come irreparabile, inevitabile e quindi non confrontandosi con il pericolo o la percezione del pericolo reale.
  • Come timore legato all’idea che ha nei confronti di sé stesso: la persona si definisce negativamente e quindi si percepisce come incapace sia di riconoscere, prevedere e prevenire le eventuali situazioni minacciose, sia di regolare le proprie emozioni e di riuscire a gestire le situazioni a forte impatto ansioso con determinazioni e autoaffermazione. Questo aspetto è caratterizzato principalmente da una idea profonda svalutativa di sé e della propria personalità.
  • Come timore dell’errore e del perfezionismo eccessivo: l’ansia in questo caso è attiva al fine di sottolineare le imperfezioni e gli errori eseguiti durante le attività, i compiti da eseguire, piuttosto che i successi e gli esiti positivi degli stessi, con l’intenzione di evitare, riconoscere, controllare le possibili situazioni negative che possono manifestarsi a causa degli errori.
  • Come ricerca illusoria di controllo nelle situazioni: questo aspetto è il più diffuso nel DOC, poiché caratterizza la ricerca continua e fallace di mantenere il controllo della situazioni con l’intento di impedire che si possano manifestare risultati negativi temuti e pensati dalla persona stessa. Questo tipo di ansia correlato al DOC comporta un atteggiamento da parte della persona di continuo monitoraggio e verifica delle situazioni vissute al limite con una osservazione obiettiva e realistica della realtà circostante.

Terapia consigliata per ansia e DOC

Come uscire dal DOC? Come psicologo di Torino specializzato in tecniche cognitivo comportamentali, da anni mi occupo di pazienti affetti da DOC e da disturbi di ansia. In questi casi è proprio la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) l’approccio maggiormente consigliato a questa tipologia di disturbi.

 

In questo momento difficile che stiamo attraversando a causa del COVID-19 le prestazioni sanitarie e terapeutiche presso lo Studio Colamonico sono REGOLARMENTE GARANTITE.

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