Paura della Morte (Tanatofobia): Cos’è e Come Superarla

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Paura della Morte (Tanatofobia): Cos’è e Come Superarla

Tanatofobia: cos’è la paura di morire, sintomi e consigli

Quante volte vi è successo di pensare “ho paura di morire”? La paura è una delle emozioni di base, comune a tutti noi e universale, e può riguardare situazioni o eventi tra i più disparati, compresa la morte. La paura di morire, nota con il nome di tanatofobia, è infatti un pensiero più diffuso di quel che si pensi, ma solo in alcuni casi evolve in una vera condizione clinica fobica o ossessiva. In questo articolo vedremo cosa significa aver “paura della morte”, esploreremo l’ossessione legata alla mortalità, le sue cause, i suoi sintomi e le possibili traiettorie di intervento, con i consigli per superare la paura della morte.

uomo con paura della morte guarda fuori dalla finestra

Tanatofobia: la paura della morte

A chi non è capitato di pensare con paura alla morte e di porsi interrogativi in merito, accompagnati da pensieri angosciosi e timori? “Nella vita l’unica cosa certa è la morte, cioè l’unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza” sosteneva il filosofo esistenzialista Kierkegaard.

La paura di morire prende il nome di tanatofobia, dal greco thanatos che significa morte, e phobos che significa paura e, proprio perché così comune e diffusa, è stata al centro dell’interesse di filosofi e psicologi per molti anni.

Per molti la paura della morte può riguardare pensieri che si affacciano alla mente in modo occasionale e sporadico, mentre per altri può diventare un chiodo fisso, una preoccupazione significativa e invalidante che genera ansia e influenza il normale funzionamento nella quotidianità, minando in alcuni casi la capacità di godersi la propria vita.

Molto spesso la fobia della morte nasconde in realtà delle paure più specifiche:

  • Paura di soffrire: frequente è la paura di andare incontro alla morte provando profonda sofferenza e dolore o di morire a causa di eventi cruenti;
  • Paura di lasciare le persone amate: per molti la paura di morire porta con sé la preoccupazione di lasciare i propri cari (genitori, figli, ecc.), di separarsi da loro o che gli stessi soffrano troppo e non riescano a superare emotivamente il lutto;
  • Necrofobia: molte persone sperimentano la fobia di tutto ciò che ha a che fare con la morte, compresi i cadaveri, tanto da sviluppare il timore di svenire o morire;
  • Paura dell’ignoto: per natura l’uomo è alla ricerca di significato in qualsiasi aspetto della propria vita e non riuscire ad accedere a spiegazioni e conoscenze in merito alla propria morte può causare forte stress e ansia;
  • Paure relative all’autostima: per alcuni la paura di morire è legata a quella di essere dimenticati, che a nessuno importi o che nessuno si rechi al funerale;
  • Paura della vita dopo la morte: soprattutto chi non ha una fede radicata può nutrire preoccupazioni e pensieri intrusivi relativi a cosa accade dopo la morte, ponendosi domande sull’esistenza di una forma di vita alternativa (reincarnazione, paradiso e inferno, ecc).

La tanatofobia comporta la comparsa di pensieri intrusivi differenti, variabili da persona a persona. Non tutti, infatti, nutriamo le stesse paure, anche relativamente alla morte. La paura della morte può assumere, pertanto, forme e configurazioni diverse, tra cui:

  • Paura di morire in giovane età
  • Paura di morire nel sonno
  • Paura di morire improvvisamente
  • Paura che possano morire i propri cari
  • Paura di morire durante il parto
  • Paura di morire soli
  • Paura di morire in situazioni specifiche (aereo, mare)

La fobia della morte, come accennato prima, è una condizione normale che caratterizza la maggior parte della popolazione. Numerosi studi hanno però confermato che la tanatofobia sia una forma di disagio psicologico fortemente correlato ad altre condizioni patologiche.

Come è noto, la comorbidità tra i disturbi d’ansia è molto frequente. I soggetti che hanno diagnosi di Disturbo d’ansia Generalizzato (GAD) o di Fobia Specifica certamente sono più inclini a sviluppare ansia e preoccupazione anche per un evento così spaventoso come la propria morte. Anche chi combatte contro gli attacchi di panico sperimenta paura di morire, che è per giunta menzionato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5) come uno dei suoi sintomi cardine. Con molta probabilità anche le persone che presentano Ipocondria, ovvero la paura irrazionale di contrarre una patologia, vanno incontro alla tanatofobia o che la malattia temuta possa cagionare la loro morte.

La paura della morte diventa patologica quando intrude nella vita delle persone, modificando le abituali attività svolte sul piano lavorativo, relazionale, sociale. È infatti probabile che si vada incontro ad un Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), in quanto i pensieri e le preoccupazioni relative alla morte diventano delle vere e proprie ossessioni e possono spingere ad agire compulsioni e rituali per alleviare l’ansia.

Si ritiene che l’esposizione a eventi potenzialmente letali aumenti la paura della morte, che a sua volta può portare allo sviluppo di sintomi di Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), caratterizzato da continui pensieri e preoccupazioni circa l’evento traumatico e la morte.

La tanatofobia può infine essere strettamente connessa anche ai Disturbi di Personalità: condizioni di vita avverse e traumatiche, che in molti casi sono causa dell’insorgenza di tali disturbi, possono provocare nei soggetti la fobia, spesso irrazionale, di morire o che a morire siano i propri cari. Questo accade ad esempio per il Disturbo Dipendente di Personalità, in cui la paura dell’abbandono e di vivere lontani dalla persona significativa può portare ad avere di frequente pensieri relativi alla morte, sfociando in tanatofobia. Altra condizione patologia rilevante è il Disturbo Narcisistico di Personalità; i pazienti narcisisti, infatti, sperimentano un profondo senso di vuoto, molto vicino al concetto di morte.

donna con paura della morte siede rannicchiata

Paura della morte: sintomi

Come fare per distinguere la normale paura della morte dalla tanatofobia, che riveste una connotazione patologica? Chi soffre di tanatofobia potrebbe sperimentare una costellazione sintomatologica variegata, caratterizzata dalla commistione di segni appartenenti ai diversi disturbi psicologici ad essa strettamente collegati. La tanatofobia può presentare sintomi sia fisici che psicologici.

Tra i sintomi fisici della paura della morte troviamo:

  • Dolori al petto e tachicardia
  • Sudorazione
  • Brividi
  • Sensazione di soffocamento
  • Tremolio
  • Tensione muscolare

I sintomi psicologici della tanatofobia, invece, riguardano:

  • Ansia
  • Deflessione del tono dell’umore
  • Senso di colpa
  • Paura immotivata
  • Ritiro sociale
  • Rabbia

Tanatofobia: cause

Ma quali sono le cause della paura di morire? Convivere con una condizione di salute precaria, come per esempio per chi è affetto da malattie croniche o dalla prognosi incerta, è certamente una delle cause che porta i pazienti a interfacciarsi più spesso di soggetti sani con la possibilità che il proprio stato di salute possa peggiorare e ad avere paura di morire.

Altro fattore da tenere in considerazione quando si parla delle cause della tanatofobia è sicuramente aver vissuto esperienze di vita negative: chi è andato incontro alla morte, è sopravvissuto ad esperienze estreme come un incidente particolarmente pericoloso potrebbe correre il rischio che la frequenza dei pensieri relativi alla morte possa aumentare significativamente. Ma non solo. Anche per chi ha subito un lutto di persone care il pensiero della morte, la paura e l’ansia ad esso legate, si affacciano alla mente senza dubbio in modo più intrusivo. Pensiamo a chi ha perso un genitore o il proprio partner da giovane. Il fatto di essere stati vicini alla morte di un familiare o in prima persona è sicuramente un’esperienza a cui porre attenzione in fase di anamnesi del paziente per poter inquadrare meglio il caso e tracciare un percorso di trattamento per la paura della morte.

Perché si ha paura di morire?

Ma perché si ha paura della morte? In alcuni casi la fobia della morte può risiedere in coloro che amano la propria vita a tal punto da temere fortemente che questa finisca. Riflettere sul fatto che la vita non dura per sempre per alcuni, infatti, può essere una spinta propulsiva e un carico di energia e voglia di fare: “se questa è la vita, devo godere di ogni momento che ho a disposizione” può essere un pensiero emblematico di tali soggetti.

In merito a questo punto di vista, degno di nota è anche il punto di vista di Heiddeger che si esprime sul fatto che la paura della morte possa essere uno stimolo nell’avere un atteggiamento più coraggioso e temerario vivendo in modo autentico.

Comprendere cos’è la paura della morte e quali siano le sue caratteristiche distintive è un obiettivo che pone le sue radici in tempi molto lontani.

Già molti secoli prima del filosofo tedesco, Epicuro si interrogava attorno al tema della morte, affermando che “non bisogna temere la morte perché essa è dissoluzione dell’anima, quindi distruzione di esistenza e sensibilità assieme”. Poiché ogni bene e ogni male è nella sensazione, e la morte è privazione di questa, la paura della morte è vana.

Anche Seneca sosteneva che la nostra vita non è altro che un’anticipazione di ciò che avverrà dopo la morte e che pertanto è inutile aver paura della stessa, in quanto dovrebbe essere vista come un’altra nascita che porta ad una vita migliore di quella già vissuta.

Il tema della morte e della paura della stessa non è stato affrontato solo dalla filosofia, ma anche la psicoanalisi ha fornito contributi a riguardo. Freud, infatti, riteneva che la paura della morte fosse una risposta mirata a fronteggiare conflitti infantili irrisolti.

bambina con tanatofobia stringe un pelouche

La paura di morire durante l’arco della vita

La presenza di pensieri relativi alla morte con conseguente ansia e paura è certamente legata alla fase del ciclo di vita che si sta vivendo.

Nella prima infanzia il concetto di morte è ancora troppo astratto e i bambini non sono ancora in grado di comprenderne a pieno il significato. In preadolescenza invece i ragazzi iniziano a capire che la vita è un ciclo, ma che si conclude con la morte; durante questo periodo magari può capitare di confrontarsi con i primi lutti: è in questa fase che è possibile che i pensieri relativi alla morte possano insorgere e perdurare, causando ansia e preoccupazione. Durante la prima età adulta i pensieri relativi alla morte si diradano, lasciando il posto a progetti di vita e al futuro tutto da costruire o in costruzione. Maggiormente per le donne in età adulta vi è un particolare fase, ovvero quella della gravidanza, in cui è più probabile che la paura del parto possa condurre a pensieri negativi sulla morte propria o del bambino che portano in grembo.

In età senile è, infine, molto più probabile che il momento della fine della propria vita si veda sempre più vicino e che si inizino a sentire con più intensità paure e timori in merito, accompagnati da sintomi depressivi.

Paura della morte nei bambini

È possibile dunque che vi sia paura della morte anche nei bambini? L’atteggiamento comune per generazioni è stato quello di proteggere i bambini dall’esposizione traumatica alla morte. Sfortunatamente, questo consiglio è stato male interpretato. Non è entrare a contatto con la morte che è così stressante per i bambini. La tanatofobia nell’infanzia è più che altro il prodotto di forti sensi di colpa e ansia da separazione. Quando i nostri bambini iniziano a fare domande sulla morte, facendoci capire che nutrono paure e preoccupazioni in merito, sarebbe opportuno non evitare il discorso: piuttosto affrontare il tema, comunicando con delicatezza, ma senza lasciare false speranze ai piccoli (ad esempio “è partito per un viaggio”) e senza parlare in modo talmente vago da lasciare confusione e incertezza che potrebbero acuire la loro paura.

Come superare la paura della morte?

È possibile superare la tanatofobia? La morte, per sua natura ineluttabile, fa parte del ciclo della vita e pertanto è importante accettare tale condizione, anche se il solo pensiero ci causa sofferenza o paura.

L’accettazione potrebbe essere considerata, infatti, un primo passo per riuscire a liberarsi di tutti i timori e le preoccupazioni relative alla morte che spesso ci limitano e ci bloccano, al fine di vivere la vita a pieno e godere delle esperienze e delle relazioni che sperimentiamo.

Certamente condurre uno stile di vita sano e intessere una rete sociale ricca e soddisfacente che ci faccia sentire parte di qualcosa aiuta ad eludere quei pensieri ossessivi di paura della morte e la conseguente ansia e paura.

Superare la paura di morire dallo psicologo

Certamente tutte le cautele che possiamo prendere individualmente aiutano, ma quando la paura della morte genera un vero e proprio disagio psicologico non possono bastare.

In questi casi è opportuno rivolgersi ad un professionista competente ed esperto che possa portarci a comprendere i meccanismi che hanno generato in noi stati d’ansia e la paura della morte fino ad arrivare alla costruzione di nuovi significati e nuove consapevolezze.

Trattamento cognitivo comportamentale

L’approccio più indicato per affrontare la paura della morte è sicuramente la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC). Tale orientamento, infatti, permette a chi sperimenta questo tipo di disagio di ristrutturare i propri pensieri disfunzionali, riducendo il senso di ansia e angoscia ad essi conseguenti.

La TCC utilizza varie strategie, di utile applicazione, tra cui la Desensibilizzazione, che permette di affrontare lo stimolo fobico gradualmente compiendo piccoli passi alla volta, e le tecniche di rilassamento come la Mindfulness che aiutano il paziente a rimanere focalizzato sul qui e ora.

Bibliografia

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