Disturbo Ossessivo Compulsivo da Ordine e Simmetria

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Disturbo Ossessivo Compulsivo da Ordine e Simmetria

Mania dell’ordine: cos’è l’ossessione da ordine e simmetria?

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri intrusivi e stati d’ansia che implicano la necessità di mettere in atto comportamenti ripetitivi al fine di ristabilire l’equilibrio psicofisico. Tra questi, comune è il DOC da ordine e simmetria, caratterizzato appunto dalla necessità e mania dell’ordine. Affrontiamo insieme quali sono le caratteristiche principali del disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria, i sintomi, le cause e i possibili interventi.

due palazzi simmetrici fotografati dal basso come metafora per il doc da ordine e simmetria

Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria?

Le persone che soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo da ordine e simmetria hanno frequenti ossessioni circa l’ordine e la simmetria della posizione di vari oggetti. Il fatto di poter notare qualcosa in disordine o non al suo posto genera in questi soggetti stati d’ansia pervasivi. Pertanto le compulsioni riguardano tutti gli agiti mirati a ripristinare l’ordine e a ridurre il disagio esperito e vengono vissute con angoscia, ma anche come l’unico strumento a disposizione per stare bene. Le ossessioni da ordine e simmetria più comuni sono:

  • Necessità che le cose siano perfette o esatte;
  • Compulsioni per controllare gli errori;
  • Rilettura o riscrittura continua;
  • Rituali di ordine o sistemazione;
  • Ossessioni per la simmetria;
  • Necessità di ripetere attività di routine;
  • Paura di non dire le cose in modo corretto;
  • Compulsioni per il conteggio;
  • Comportamenti evitanti per prevenire ossessioni o compulsioni di simmetria;
  • Compulsioni che coinvolgono il tocco simmetrico o azioni/movimenti simmetrici;
  • Altri rituali mentali oltre al controllo o al bilanciamento;
  • Bisogno di toccare, strofinare o picchiettare;

Secondo il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5), l’età tipica di esordio del disturbo ossessivo compulsivo è la tarda adolescenza o la prima età adulta. Tuttavia, studi recenti suggeriscono che la prevalenza del disturbo ossessivo compulsivo ad esordio infantile è sottostimata e che sia altrettanto comune.

Anche nei bambini si presentano sia le ossessioni che le compulsioni caratteristiche del doc da ordine e simmetria: organizzano i giocattoli secondo criteri inflessibili, mettono in atto rituali per organizzare oggetti, ordinano e riordinano continuamente libri, cancelleria e come gli adulti sperimentano ansia e preoccupazione qualora gli schemi rigidi non possano essere messi in pratica.

II disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria, come tutti i disturbi ossessivo compulsivi, è associato a una ridotta qualità della vita, così come ad alti livelli di compromissione sociale e lavorativa. La compromissione si verifica in molte aree di vita differenti ed è associata alla gravità dei sintomi. Essa è determinata dal tempo occupato dalle ossessioni e dalla messa in atto delle compulsioni. Anche l’evitamento delle situazioni che possono innescare le ossessioni o le compulsioni può limitare gravemente il funzionamento.

Inoltre, specifici sintomi associati alla mania dell’ordine possono creare specifici ostacoli. Per esempio le ossessioni relative alla simmetria possono far deragliare il puntuale completamento dei progetti scolastici o lavorativi perché le attività non sembrano mai “corrette”, portando potenzialmente al fallimento scolastico o alla perdita del lavoro. Possono verificarsi anche conseguenze per la salute.

Quando il disturbo ossessivo compulsivo ha inizio nell’infanzia o nell’adolescenza, gli individui possono incontrare difficoltà di sviluppo: i ragazzi possono non socializzare con i coetanei; i giovani adulti possono avere difficoltà quando lasciano la casa d’origine per vivere in modo indipendente. Il risultato può essere quello di avere poche e povere relazioni significative al di fuori della famiglia e una mancanza di autonomia e di indipendenza finanziaria dalla propria famiglia d’origine. Inoltre, alcuni individui con DOC tentano di imporre regole e divieti ai membri della famiglia a causa della loro mania del controllo (per es., nessuno in famiglia può ricevere visite a causa della paura di contaminazione), e questo può portare a una disfunzione del sistema familiare.

Diffusione

Il National Institute of Mental Health ha dichiarato che nell’ultimo anno il DOC ha colpito all’incirca l’1,2% della popolazione americana, con una prevalenza maggiore per il sesso femminile, mentre nel corso della loro vita gli adulti americani affetti dal DOC sono il 2,3%. Da un recente studio di Vellozo e colleghi, la prevalenza dei sintomi della dimensione della simmetria e dell’ordine in un campione di pazienti DOC nel corso della vita si aggira intorno all’86,8%, risultando la più diffusa tra le diverse tipologie del disturbo.

DOC da ordine e simmetria: sintomi

Sebbene il doc da ordine e simmetria sia vario e con molte sfaccettature, è possibile riscontrare sintomi comuni che possono far parlare di una mania dell’ordine, tra cui:

  • Ordinare e allineare oggetti secondo rigide regole quali la loro dimensione, il loro colore o una certa angolatura nello spazio (libri sugli scaffali dal più piccolo al più grande, i cuscini sul divano, vestiti nell’armadio sulla base delle sfumature di colore, barattoli in dispensa con etichetta nella stessa direzione, ecc.);
  • Azioni con movimenti simmetrici, come fare lo stesso numero di passi o toccare un oggetto lo stesso numero di volte per arto;
  • Rituali mentali di controllo che prevedono il ripercorrere di una azione per essere sicuri di averla compiuta correttamente (leggi il nostro articolo sul disturbo ossessivo compulsivo da controllo);
  • Paura e stress quando sembra che le regole mentali non vengono rispettate.

Cause del Disturbo Ossessivo Compulsivo da Ordine e Simmetria

L’eziopatogenesi del Disturbo Ossessivo Compulsivo da ordine e simmetria non è ancora chiara, in quanto non è stato ancora individuato un elemento specifico che possa causare l’insorgenza della patologia. Sicuramente vi sono dei fattori di natura biopsicosociale che possono essere predisponenti o scatenanti.

Gli studi genetico-comportamentali sui gemelli dimostrano che il DOC da ordine e simmetria è fortemente ereditabile e deriva dall’interazione tra fattori ambientali e fattori genetici non dominanti.
Esistono fattori personologici di rischio: perfezionismo e intolleranza dell’incertezza; eccessiva importanza e necessità di controllare i pensieri; responsabilità gonfiata e sopravvalutazione della minaccia.

Da annoverare vi sono anche fattori neurobiologici: il circuito cortico-striatale-talamo-corticale è tra le principali concettualizzazioni neuroanatomiche del DOC. Tali modelli propongono che il DOC comporti una disregolazione dei circuiti che collegano le strutture della corteccia prefrontale, dello striato e del talamo, tutte coinvolte nella rilevazione degli errori, nel processo decisionale e nell’inibizione della risposta.

In ultimo sono da tenere in considerazione i fattori ambientali. L’abuso fisico e sessuale in età infantile e altri eventi stressanti o traumatici sono stati associati ad un aumentato rischio di sviluppo del DOC. in questi casi alcuni bambini possono sviluppare un esordio improvviso dei sintomi ossessivo-compulsivi.

due gruppi di tasselli a forma di omini in disordine ed in ordine come metafora del disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria

Diagnosi

Lo psicologo per porre diagnosi del doc da ordine e simmetria, può rifarsi ai criteri diagnostici forniti dal DSM 5:

  • Presenza di ossessioni, compulsioni, o entrambi:
    • Le ossessioni sono definite da:
      • Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati.
      • l soggetto tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione).
    • Le compulsioni sono definite da:
      • Comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente.
      • I comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; tuttavia, questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
  • Le ossessioni o compulsioni fanno consumare tempo (per es. più di 1 ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Dopo il colloquio clinico e una meticolosa anamnesi, al paziente può essere somministrata la Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale, intervista semi-strutturata mediante la quale il clinico può porre le domande necessarie per individuare l’eventuale presenza e severità dei sintomi ossessivo compulsivi.
Compito dello psicologo, in fase di diagnosi, è anche quello di inquadrare la costellazione sintomatologica del paziente e valutare la presenza di possibili comorbilità. Il DOC da ordine e simmetria, infatti, si accompagna spesso ad altri disturbi tra cui:

DOC da ordine e simmetria: cura e trattamento

È possibile uscire dal disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria? Sebbene l’ordine e la simmetria siano espedienti per mantenere ordine mentale e placare l’ansia, l’ossessività dei pensieri a riguardo e la compulsività con cui vengono adottati diventano patologici e causano disagio per il quale però vi è una via d’uscita.

Rivolgersi ad uno specialista certamente può aiutarci a migliorare la nostra qualità di vita, eliminando o correggendo tutte quelle condotte che ci fanno stare male. La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è certamente l’approccio psicoterapeutico d’elezione per il trattamento di tali disturbi. Mediante la psicoterapia i pazienti DOC possono prendere consapevolezza degli schemi mentali che attuano e delle motivazioni che li mantengono, per poi correggerli mettendo in campo nuove risorse.

Prima fra tutti è l’Esposizione con Prevenzione della Risposta: questa tecnica di origine cognitivo comportamentale permette ai pazienti DOC di essere a contatto con gli stimoli che generano stati ansiosi senza agire i rituali in modo graduale, sottolineando che non mettendo in atto le compulsioni non accade nulla di negativo o minaccioso.

Per sopire l’ansia esperita la mindfulness può certamente rivelarsi utile. Questa tecnica consente di riflettere sul qui ed ora, rimanendo sui pensieri anche di tipo intrusivo come le ossessioni, senza però agire le compulsioni come di solito accade nella vita dei pazienti. In questo modo si accetta il disagio di non poter avere tutto ordinato o simmetrico.

Nei casi più gravi può essere utile avvalersi di adeguata terapia farmacologica a base di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), prescritta da uno specialista. Infatti, se i sintomi sono troppo intrusivi e difficili da scardinare con la sola psicoterapia, un approccio combinato potrebbe essere decisivo per il decorso del disagio.
Anche per i casi che possono essere vissuti come senza speranza, pertanto è importante rivolgersi a professionisti esperti e competenti per poter ristabilire il nostro benessere psicofisico.

Bibliografia

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