Dubbio o Timore di Essere Gay: Caratteristiche, Differenze con il DOC Omosessuale e Trattamento
In passato abbiamo già parlato di DOC omosessuale, caratterizzato dall’ossessione di poter essere gay, in cui pensieri intrusivi ed indesiderati riguardo la propria sessualità, accompagnati da ansia ed angoscia, pervadono completamente il pensiero del soggetto affetto, che mediante compulsioni di evitamento, rassicurazione e affermazione circa la propria eterosessualità cerca di sopprimere i propri rituali mentali volti a “capire” il proprio orientamento sessuale. La paura di essere omosessuale, rispetto all’ossessione, è caratterizzata invece da sintomi e comportamenti differenti, che possono comprendere una desiderabilità di essere omosessuale, frenata dal timore attribuibile a diverse variabili mentali, sociali o del vissuto. In questo articolo ne comprendiamo meglio le differenze.
Paura di Essere Omosessuale
La paura ed il dubbio sono emozioni normali percepite dagli individui in seguito a determinati stimoli. La paura, in particolare, è una emozione vissuta dall’essere umano caratterizzata da un’attivazione in successione ad uno stimolo osservato, sentito, vissuto, percepito dall’individuo, come minaccioso e potenzialmente pericoloso. L’essere umano nel corso dei secoli, ha dovuto sviluppare il concetto di paura per potersi difendere da stimoli che altrimenti lo avrebbero sterminato. Ci sono tuttavia delle situazioni in cui la paura, divenuta totalizzante e patologica, è disfunzionale alla vita dell’individuo. Nel caso della paura di essere omosessuale, un elemento di consapevolezza circa la propria sessualità (che differenzia la paura di essere omosessuale dal DOC omosessuale) è accompagnato dal timore eccessivo di manifestarla, per cause che possono essere personali, culturali o sociali. Non è infatti difficile empatizzare con le difficoltà ancora oggi incontrate quotidianamente dalla comunità LGBT, con il pregiudizio, la discriminazione e le difficoltà relazionali e personali con cui viene confrontata, e diversi altri comportamenti adottati da altri individui che soffrono di bifobia, che portano molte persone a sviluppare la paura di essere omosessuale ed una percezione della propria sessualità come pericolosa ed inaccettabile e a soppiantare con il timore la normale felicità che accompagna il desiderio di fare coming out.
Caratteristiche della Paura di Essere Gay
Ogni situazione, oggetto, persona, manifestazione può innescare l’emozione della paura che, come altre emozioni, può rappresentarsi in modo soggettivo e in relazione ai vissuti personali di ogni individuo. La paura di essere omosessuale, come tutte le paure, può avere due caratteristiche fondamentali: può essere di natura innata o appresa. In entrambi i casi la percezione dello stimolo risulta sempre minacciosa e non sicura.
In particolare, la paura innata può essere descritta attraverso:
- oggetti, situazioni, persone sconosciuti che non trasmettendo rassicurazione, data dalla conoscenza “dell’altro”, sviluppano uno stato iniziale di allerta e tensione nella persona;
- stimoli fisici forti come ad esempio il dolore;
- stimoli esterni intensi come un rumore improvviso del quale non si riconosce la natura;
- elementi che minacciano la sopravvivenza della persona come il freddo, la presenza di animali o stimoli aggressivi, situazioni in cui si percepisce la minaccia di morte come le altezze, il buio e così via.
La paura appresa invece, può essere descritta come l’insieme di stimoli che possono essere elaborati come neutrali ma che, in presenza di un apprendimento, risultano all’individuo come pericolosi. Un esempio può essere la paura dei cani. Se il genitore del bambino teme profondamente i cani, trasmetterà il messaggio di pericolo nei confronti dei cani al proprio figlio. Il figlio, crescendo, potrebbe aver appreso che i cani sono pericolosi e di conseguenza, potrebbe apprendere questa emozione nei confronti dell’animale.
A Cosa Serve la Paura?
Come spiegato in precedenza, la paura ha di base una funzione positiva perché permette all’essere umano di riconoscere il pericolo e attivarsi per affrontarlo e quindi per sopravvivere ad esso.
Il meccanismo biologico alla base è costituito dall’attivazione di un sistema del nostro organismo che si chiama sistema simpatico. Di fronte ad uno stimolo pericoloso (innato o appreso) il sistema simpatico attiva una serie di neurotrasmettitori (come l’adrenalina) che fungono da attivatori per attuare due tipi di risposte comportamentali finalizzate alla difesa: l’attacco o la fuga.
L’attivazione di neurotrasmettitori che permettono di rispondere al pericolo percepito è stato ed è indispensabile per la sopravvivenza della specie.
La paura di essere omosessuale, avendo definito le caratteristiche della paura, è quindi diversa e presenta sintomi diversi dall’ossessione. In essa, alla consapevolezza della propria omosessualità si accompagna una difficoltà nell’ammetterla, talvolta anche a se stessi, in risposta ad un pericolo percepito. Non si tratta di una crisi di identità sessuale, o di omofobia internalizzata, come molti potrebbero pensare, ma appunto una risposta a determinati stimoli. Il DOC omosessuale è diverso, poiché le ossessioni riguardano la possibilità ed il dubbio di essere gay pur non avendo mai avuto ragione di mettere in discussione la propria sessualità, non la paura di ammetterlo.
Cos’è il DOC Omosessuale e l’Ossessione
L’ossessione è un pensiero, un’idea, una percezione ripetitiva e invasiva che porta l’individuo a percepire uno stimolo, una idea disturbante e pervasiva, attivando il meccanismo del timore eccessivo nei confronti dello stimolo.
Quando parliamo di DOC omosessuale, trattiamo un tipo di disturbo diverso dalla paura e timore di essere gay: a differenza della paura, l’ossessione non è funzionale ed è spesso irrazionale, poiché la persona non riesce a governare l’elaborazione di essa e di conseguenza ha la percezione di essere pervaso dal pensiero ossessivo senza poterlo controllare e di conseguenza, ridurre.
L’ossessione di essere omosessuale generalmente affligge individui eterosessuali, nei quali si sviluppa un timore di scoprire che il proprio orientamento sessuale sia diverso da quello che hanno sempre creduto fosse, e di rivelarsi gay “latenti”. Le ossessioni nel DOC omosessuale comprendono un bisogno ossessivo di “capire la propria sessualità”, ed un timore di essere omosessuale o di poterlo diventare, senza avere motivi per giustificare tali pensieri o senza aver mai messo in dubbio la propria sessualità prima.
Nel caso del DOC omosessuale, le ossessioni sono dunque pensieri intrusivi, indesiderati, impulsi di diversa natura, che variano dal timore che l’altro li percepisca come gay, al chiedersi costantemente se si trova una persona del proprio sesso attraente, all’analizzare episodi relazionali del passato per riassicurarsi di essere eterosessuali, rimuginare sul fallimento delle relazioni passate, ecc.
Per “porre rimedio” a tali ossessioni, l’individuo affetto da DOC omosessuale mette in atto comportamenti rituali e compulsioni che paradossalmente tendono a peggiorare i sintomi. Gli individui con DOC omosessuale tendono infatti a volersi mettere alla prova cercando di eliminare il dubbio, a cercare continue rassicurazioni circa la propria eterosessualità o ad evitare completamente qualsiasi situazione che potrebbero innescare impulsi sessuali indesiderati. L’ossessione nel DOC omosessuale non è dunque la paura in sé di essere gay, ma la ricerca ossessiva della sicurezza assoluta di non esserlo, dalla natura pervasiva ed incontrollata. Per approfondire l’argomento, puoi leggere l’articolo specifico sul DOC Omosessuale, e quello sui Pensieri Ossessivi e Ossessioni.
DOC Omosessuale e Paura di Essere Omosessuale: Differenze
In base alle differenza tra la percezione di paura e il vissuto ossessivo nei confronti di uno stimolo, è necessario anche distinguere la paura di essere omosessuale con l’ossessione di essere omosessuale.
La paura di essere omosessuale può attivarsi in relazione ad un emozione di sottofondo che è la desiderabilità. Una persona può desiderare di essere omosessuale, può percepire l’aspetto di attrazione nei confronti dell’orientamento sessuale ma, per cause di natura personale, culturale, sociale, religiosa e altro, può ritenere questa spinta naturale e innocua come pericolosa e inaccettabile. In questo caso la paura è attivata da un contenuto emozionale e, soprattutto, l’individuo presenta una capacità di ragionamento che blocca l’aspetto emotivo e percettivo nei confronti dello stimolo, attivando quindi una capacità di controllo del pensiero omosessuale e quindi di repressione di esso. La paura quindi può manifestarsi, parliamo di una possibilità che non è categorica, perché alla base si ha un desiderio di esplicitare a se stessi l’orientamento che però per una serie di motivazioni (culturali, personali e così via) viene controllato, ridotto, mantenuto e di conseguenza allontanato attraverso l’emozione della paura.
L’ossessione di essere omosessuale ha origini completamente diverse. Quando si prova un’ossessione, prima di tutto l’individuo ha difficoltà nella gestione e nel controllo del pensiero ossessivo, si sente fagocitato da esso e non riesce a pensare ad altro durante l’arco della giornata. L’aspetto emotivo e quindi la consapevolezza e la desiderabilità non sono presenti nel pensiero ossessivo. In questo caso, la persona ha una parte di sé che si preoccupa di essere omosessuale senza percepire una desiderabilità di esserlo, e di conseguenza fa di tutto (le compulsioni) per dimostrare a se stesso di non esserlo. Come si può ben capire, la percezione dell’individuo riguarda un nucleo di inaccettabilità e annulla l’aspetto emotivo proprio perché alla base non è presente un nucleo di desiderabilità.
Per spiegare meglio la differenza, possiamo osservare l’esempio della paura di volare.
Una persona che ha paura di volare specifica di percepire il desiderio di prendere un aereo e di fare un viaggio, ma allo stesso tempo la paura (aspetto emotivo) non gli consente di farlo. Una persona che presenta una ossessione nei confronti dell’aereo, non esplicita un desiderio di prendere un aereo e di fare un viaggio, perché la paura ossessiva non gli permette di accettare un aspetto di desiderabilità.
Trattamento della Paura di Essere Omosessuale
A causa della difficoltà di percezione e distinzione tra paura di essere omosessuale e DOC omosex, il trattamento per capire se si sta parlando di paura (desiderio) o ossessione (fobia) nei confronti dell’orientamento sessuale, è utile se gestito da una figura professionale.
Uno degli approcci più utili e che forniscono maggiori risposte inequivocabili rispetto alla distinzione di queste caratterizzazioni personali è la Terapia Cognitivo Comportamentale.
Il trattamento in stanza di terapia è caratterizzato da una fase iniziale di conoscenza, in cui lo psicologo raccoglie informazioni riguardo la vita dell’individuo, la manifestazione delle ossessioni o delle paure, le possibili cause e le conseguenze alla base cercando di comprendere insieme quanto si parli di paura e quanto di pensiero ossessivo.
Successivamente, nel momento in cui si ha la certezza di avere a che fare con una ossessione, lo psicologo metterà in atto strategie e compiti affidati al diretto interessato finalizzati a mediare in modo strategicamente ottimale le ossessioni e quindi a ridurle nel tempo facendo sì che il soggetto impari a governarle da solo.
L’obiettivo finale sarà quindi il miglioramento dello stato di salute dell’individuo e della sua qualità di vita e la riduzione del pensiero ossessivo che diventa intrusivo per l’individuo.
Salve dottore,sono un ragazzo che sta vivendo ogni giorno sempre con questo pensiero che mi impedisce di vivermi la vita come dovrei il problema è che io faccio molti test e qualche giorno fa mi sono testato guardando foto di genitali maschili per vedere che effetto mi avrebbero provocato e non ho avuto erezione ma dopo un po’sono andato a controllare e ho visto che mi era uscito un bel po’ di liquido preseminale di eccitazione e da quel giorno non prendo pace perché essendo la prova che c’era un po’di eccitazione sono sempre in ansia eppure io ho fantasie sul sesso opposto e provo moltissimo piacere e se devo masturbarmi guardo porno eterosessuali però se provo a testarmi dopo un po’ di minuti arrivo all’orgasmo.Mi esprima il suo parere, sto soffrendo moltissimo infatti anche adesso che ho letto il vostro post ho paura a mille che la mia non sia un’ossessione ma paura anche se questa cosa io non la desidero per niente perché mi fa stare solo male e se c’è una cosa che vorrei e smetterla di avere pensieri e tornare a essere sereno come prima e basta.
Mi esprima il suo parere.