Come Curare gli Attacchi di Panico e l’Ansia in Gravidanza
Gli importanti cambiamenti che prova una donna nel periodo di gravidanza hanno inevitabilmente effetti anche sulla sfera psicologica, causando spesso attacchi di panico e ansia. Comprendere la sintomatologia degli attacchi di panico in gravidanza può rappresentare un primo passo per il mantenimento del controllo. In questo articolo vedremo quali sono i sintomi e le cause dell’attacco di panico in gravidanza e quali sono i principali rimedi per l’ansia.
Attacchi di Panico in Gravidanza: Cosa Sono?
La gravidanza è un periodo di vita accompagnato da un’affettività complessa. L’arrivo di un figlio può generare sentimenti di gioia, entusiasmo, ma anche sensazioni negative come la paura, l’ansia, la tristezza, emozioni legittime al pari di quelle positive, ma più difficili da accettare.
La gravidanza rappresenta per la donna una fase carica di connotazioni emotive e simboliche, in cui si subiscono notevoli cambiamenti corporei, ormonali e biochimici. Tutte queste modificazioni, evidenti e non, potrebbero comportare un innalzamento dei livelli di ansia. Gli attacchi di panico, che potrebbero essere definiti in maniera intuitiva come un picco di ansia e paura intensi, si inseriscono all’interno della categoria diagnostica dei “disturbi d’ansia” e rappresentano una problematica che porta con sé elevati livelli di preoccupazione in una fase di vita già di per sé delicata.
Cosa Sono gli Attacchi di Panico?
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’Attacco di Panico non costituisce da solo un disturbo mentale, ma si configura come un episodio che può comparire isolatamente o all’interno di quadri clinici.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5, definisce gli Attacchi di Panico come “una comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti” a partire da uno stato ansioso o di quiete (APA, 2013).
Tale condizione di disagio è accompagnata da un pattern di sintomi fisici, come palpitazioni, sudorazione, vertigine, dolore al petto, difficoltà respiratorie, e cognitivi, come la paura di morire, di impazzire e di perdere il controllo.
Quali Sono i Sintomi degli Attacchi di Panico e Ansia Durante la Gravidanza?
In linea generale, il corteo sintomatologico degli attacchi di panico e di ansia durante la gravidanza è il medesimo che si esperisce durante altre fasi di vita, e non si limita ad una forte agitazione o al senso di oppressione al petto in gravidanza. Ciò che costituisce un elemento di discrimine è l’intensa preoccupazione riferita non solo alla propria incolumità, ma anche a quella del bambino che si porta in grembo. La responsabilità verso una nuova vita aumenta i livelli di tachicardia e mancanza di respiro in gravidanza nelle future madri: alcune ricerche hanno infatti dimostrato che l’idea di dover proteggere il feto potrebbe fare insorgere sintomi ansiosi anche in chi normalmente non ne sperimenta. I costrutti del disturbo di ansia generalizzata e ansia connessa alla gravidanza sono pertanto distinti. Quest’ultimo è legato soprattutto alla responsabilità materna e alle conseguenze possibili sul bambino (Orr et al., 2007).
Quali Sono le Cause degli Attacchi di Panico in Gravidanza?
Le cause che potrebbero contribuire ad un attacco di panico durante la gravidanza sono molteplici e riconducibili a diversi ordini di fattori.
Anzitutto, i cambiamenti biologici ed ormonali che la donna vive in questa fase possono incidere sui livelli di ansia; altri fattori sono invece prettamente psicologici e simbolici, come un cambiamento profondo nell’assetto identitario della persona, con una modificazione del proprio ruolo.
Un ulteriore fattore che gli studi hanno individuato è il momento durante la fase gestazionale in cui insorgono i sintomi di panico: l’ansia prenatale materna, soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza, sarebbe causata dal timore di una nascita pretermine, con le complicazioni che essa può comportare (Littleton et al., 2007).
Attacchi di Panico in Gravidanza: Conseguenze sul Feto
Sperimentare attacchi di panico, soprattutto se sopraggiungono in maniera inaspettata, ha un impatto prorompente nella vita della donna incinta, comportando una condizione di stress psico-fisico. Sono pertanto in molti a chiedersi se lo stress in gravidanza abbia effetti sul feto e cosa succede al feto se la mamma si spaventa a causa degli inaspettati attacchi di ansia in gravidanza.
Purtroppo, gli effetti negativi degli attacchi di panico in gravidanza, potrebbero coinvolgere anche il feto. Secondo alcuni studi, il feto risente dell’agitazione della mamma e la presenza di frequenti attacchi di panico aumenterebbe la probabilità di una nascita prematura del bambino, o che nasca a termine con un peso inferiore alla norma. Questo costituirebbe un “effetto collaterale” dell’esposizione del feto agli ormoni dello stress materno (Wadwha et al., 1993; Chen et al., 2010). Tale risultato non è però un collegamento diretto tra attacchi di panico ed effetti sui nascituri, ma è mediato da altri fattori che potrebbero contribuire a questi effetti negativi, come una cattiva alimentazione, l’uso di tabacco e, in generale, uno stile di vita materno non salutare.
Come Superare gli Attacchi di Panico e l’Ansia Durante la Gravidanza?
Trovarsi nel mezzo di un Attacco di Panico o di un Attacco di Ansia significa fare un’esperienza spaventosa, in cui si attraversano vissuti di impotenza. La sensazione di perdere il controllo o di morire connessa a questi episodi può essere fortemente invalidante. Cosa fare dunque per superare l’episodio acuto?
Per quanto possa essere difficoltoso mantenere la lucidità, è importante riconoscere l’arrivo di un Attacco di Panico e il modo in cui si manifesta. L’ansia è paragonabile ad una curva: una volta notati i primi segnali (come iperventilazione, sudori, vertigini…) è importante ricordarsi che l’episodio ha una durata limitata e, una volta toccato il picco di paura e disagio, questi dovranno necessariamente abbassarsi.
È opportuno per il proprio benessere e per quello del proprio figlio, cercare di superare questa problematica attraverso interventi più sostanziali, che vadano ad eliminare radicalmente il fenomeno ansioso sin dalle sue fondamenta. Nel frattempo potreste utilizzare i consigli e gli esercizi di respirazione per contrastare gli attacchi di panico descritti nel nostro articolo di blog. Se invece hai una persona vicino che soffre di attacchi di panico e ansia è bene sapere come aiutarla (ne abbiamo parlato nell’articolo “Come aiutare una persona con attacchi di panico“), in modo da rappresentare un valido sostegno per chi sta subendo l’attacco d’ansia.
Rimedi all’Ansia in Gravidanza: Come Combatterla
Dopo aver trattato dei sintomi e delle cause che potrebbero alimentarli, esaminiamo i rimedi per curare gli attacchi di panico in gravidanza. Combattere i sintomi dell’ansia nel periodo di gravidanza è possibile su più fronti:
- Con una corretta alimentazione e con l’apporto di specifici nutrienti (per approfondire leggi il nostro articolo sul rapporto tra ansia e alimentazione);
- Mediante l’utilizzo di una terapia farmacologica;
- Con la terapia cognitivo–comportamentale.
Nei prossimi paragrafi esamineremo nello specifico i diversi possibili rimedi all’ansia in gravidanza. Tuttavia, è bene ricordare che in ogni caso è sempre opportuno consultare il proprio medico di fiducia.
Alimentazione e Nutrienti in Gravidanza
Poiché la gestazione è segnata da modificazioni ormonali, un aspetto da non sottovalutare è legato all’alimentazione; consultare un medico risulta fondamentale per confrontarsi sulle condotte alimentari da privilegiare, eventualmente andando a correggere la propria dieta, attraverso l’introduzione di particolari nutrienti o integratori.
Terapia Farmacologica
Un’altra possibile via è quella della somministrazione di una terapia farmacologica, soprattutto nei casi più gravi, dopo un’accurata valutazione da parte di un medico che tenga conto della situazione individuale e del criterio dell’opportunità clinica.
Terapia Cognitivo-Comportamentale
Una strada che è esente da effetti collaterali è quella della psicoterapia: intraprendere un percorso psicologico, in particolar modo di tipo cognitivo-comportamentale, può offrire alla gestante un’opportunità per imparare a gestire i sintomi, a prevenirli, ed in alcuni casi permette una totale remissione della sintomatologia ansiosa.
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Bibliografia
- American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM-5. Arlington, VA. (Tr. It.: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014);
- Chen, Y.H., Lin, H.C., & Lee, H.C. (2010). Pregnancy outcomes among women with panic disorder – Do panic attacks during pregnancy matter? Journal of Affective Disorders, 120,(1-3), 258-262;
- Littleton, H.L., Breitkopf, C.R., & Berenson, A.B. (2007). Correlates of anxiety symptoms during pregnancy and association with perinatal outcomes: a meta-analysis. American Journal of Obstetrics & Gynecology, 196,(5), 424-432;
- Orr, S.T., Reiter, J.P., Blazer, D.G., & James, S.A. (2007). Maternal prenatal pregnancy-related anxiety and spontaneous preterm birth in Baltimore, Maryland. Psychosomatic Medicine, 69,(6), 556-570;
- Wadhwa, P.D., Sandman, C.A., Porto, M., Dunkel-Schetter, C., & Garite, T.J. (1993). The association between prenatal stress and infant birth weight and gestational age birth: a prospective investigation. American Journal of Obstetrics and Gynecology, 169, 858-865.