Disturbo Ossessivo Compulsivo in Gravidanza: Pensieri Intrusivi e Ansia

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Disturbo Ossessivo Compulsivo in Gravidanza: Pensieri Intrusivi e Ansia

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, o DOC, può complicarsi o esordire durante la gravidanza o nel periodo post-partum, due periodi estremamente delicati nella vita di una donna, che possono portare ad un profondo malessere e sfociare in disturbi d’ansia o depressivi, nonché in preoccupazione nei familiari e nel rapporto con il neonato. In particolare, le ultime settimane di gravidanza ed il periodo immediatamente successivo al parto presentano un forte rischio per la manifestazione di pensieri intrusivi, ansie, sintomatologie ossessive, rituali e compulsioni. In questo articolo tratteremo dei principali sintomi e cause del DOC associato alla gravidanza, esaminandone le caratteristiche e le complicazioni. Delineeremo inoltre come approcciare e come guarire dal disturbo ossessivo compulsivo in gravidanza con il supporto psicologico.

Cos’è il DOC? Pensieri Intrusivi ed Ossessioni in Gravidanza

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, comunemente definito anche DOC, è una patologia dello spettro dei disturbi Ossessivo Compulsivi e correlati, caratterizzata dalla presenza di ossessioni disfunzionali e ostacolanti e da conseguenti compulsioni. Le compulsioni sono conseguenti perché aiutano l’individuo a mediare l’ansia e l’angoscia procurata dalle ossessioni disturbanti.

Il DOC ha una incidenza sulla popolazione che varia dal 2% al 3% con un esordio che può variare dall’infanzia fino all’età adulta.

Nello specifico, infatti, è un disturbo che può manifestarsi anche in situazioni particolari vissute dalla persona, come ad esempio una gravidanza.

La gravidanza è un momento della vita della donna e del proprio partner estremamente importante e allo stesso modo impegnativo. Questo impegno, fonte di inevitabile stress psicofisico, può condizionare il benessere della persona al punto da sviluppare la manifestazione sintomatica, o anche incrementare la sintomatologia ossessiva presente prima della gravidanza, fino alla manifestazione del disturbo vero e proprio correlato al periodo di vita e alle caratteristiche annesse.

Pensieri negativi e intrusivi in gravidanza, data l’unicità della condizione, sono comuni e normali, in particolar modo nella prima gravidanza: generalmente sono pensieri intrusivi ma non ossessivi, che si presentano saltuariamente o nel momento in cui il pericolo per il feto è reale, come nel caso di complicazioni o problemi reali. Parliamo di Disturbo Ossessivo Compulsivo in gravidanza quando i pensieri negativi diventano disfunzionali, presentandosi in maniera intrusiva ed ossessiva ingiustificata, generando un forte senso di ansia, angoscia, e spesso sfociando in rituali compulsivi mentali o del comportamento. Vediamo insieme gli esordi ed i principali sintomi del DOC in gravidanza.

donne sviluppano doc post partum

DOC in Gravidanza: Come si Manifesta?

Le ossessioni presenti durante la gestazione ed il post-partum tipiche del DOC in gravidanza riguardano principalmente il terrore di poter involontariamente o volontariamente, far del male al bambino e quindi perderlo.

La paura estrema di questa possibilità non è confermata da situazioni di rischio reali, poiché il feto non presenta problematiche di tipo organico né i genitori mettono in atto comportamenti che possano minare la salute del piccolo. Per questo motivo le paure sono definite ossessioni disturbanti e non ragionevoli e non seguono nessuna relazione di causa-effetto.

Ossessioni e Gravidanza

Le più comuni possono essere elencate come segue:

  • L’ossessione di poter far del male al feto. Questa paura irrazionale è associata, specie dopo la gravidanza, al DOC aggressivo, dunque al timore di perdere il controllo ed esercitare un comportamento aggressivo nei confronti del bambino (molto diffusa è la paura di strangolare il bambino), ma può riguardare ad esempio, la paura di fare un incidente, di cadere, di mangiare qualcosa di nocivo che possa compromettere la salute del bambino, quindi paura di ledere involontariamente la salute del bambino. In alcuni casi, il DOC in gravidanza nuoce anche alla relazione poiché anche i rapporti sessuali con il proprio partner possono essere letti da uno dei due o da entrambi come un possibile contributo di malessere per il figlio.
  • Le ossessioni, in gravidanza, correlate alla paura della contaminazione. Questa ossessione si può verificare nel momento in cui il genitore teme di poter essere contaminato o di poter contaminare, in base ad alcuni eventi di vita quotidiana, il figlio. Il DOC da Contaminazione o da contagio è una delle forme di disturbo ossessivo compulsivo più diffuse: la contaminazione può riguardare la paura di aver contratto un virus, una malattia infettiva, una patologia che possa essere estremamente nociva per il bambino. Questa paura si può manifestare anche in situazioni apparentemente non pericolose, come stringere la mano ad un conoscente, utilizzare mezzi pubblici, fare la spesa e così via. Inevitabilmente le compulsioni messe in atto per monitorare e mediare l’angoscia e l’ansia di aver contaminato il feto potranno essere lavarsi continuamente e lavare continuamente la casa, non utilizzare mezzi pubblici e quindi evitare di uscire di casa escludendo l’aspetto relazionale e sociale dalla propria vita.
  • Le ossessioni di tipo superstizioso. In questo caso, il pensiero che innesca l’ossessione e che poi viene in modo fallimentare, mediato dalla compulsione, riguarda la paura che possa succedere qualcosa di negativo al feto caratterizzata dal “pensiero magico”, tipico del DOC superstizioso. Il pensiero magico è un pensiero riguardo la conseguenza di azione che però alla base non ha nessun nesso di causa ed effetto, ma che la persona che lo sperimenta legge come concausa. Un esempio di ossessione superstiziosa può essere ad esempio dover accendere e spegnere la luce di casa per 30 volte perché eviterebbe che il proprio bambino possa avere problemi durante la gravidanza.

Le ossessioni nei soggetti affetti da DOC post-partum sfociano in sensazioni di ansia ed angoscia che spesso portano all’attuazione di compulsioni. Nel disturbo ossessivo compulsivo manifestato in gravidanza, le compulsioni spesso hanno la forma della richiesta ossessiva e continua di rassicurazioni sul proprio comportamento, o di evitamento, specialmente nei casi di DOC aggressivo. Possono manifestarsi anche nella forma di comportamenti irrazionalmente protettivi, come nel caso del DOC da contagio in cui le compulsioni riguardano la pulizia e l’igiene per paura che il bambino contragga delle malattie.

Le Possibili Cause del Disturbo Ossessivo Compulsivo nel Post-Partum e Durante la Gestazione

Le cause della manifestazione del DOC in gravidanza e nel puerperio possono essere molteplici. È risaputo che la manifestazione del disturbo sia incrementata dall’attesa del bambino e quindi dalla gravidanza stessa.

Questa fa pensare che una delle possibili cause, più plausibili, sia la caratterizzazione di una situazione che viene descritta e riconosciuta come piacevole, come un dono da custodire e da apprezzare, ma che nasconde inevitabilmente una serie di difficoltà reali e legittime non ben esposte e quindi che il genitore nega a se stesso.

La gravidanza è un periodo emozionante della propria vita, ma allo stesso tempo è caratterizzato da un’alta percentuale di stress sia fisico che psicologico a cui è necessario dare conto, che si protrae nel perpuerio. Se questo stress non viene riconosciuto, legittimato e, di conseguenza, modulato attraverso atteggiamenti funzionali, potrebbe manifestarsi attraverso il sintomo compromettendo poi anche la piacevolezza della gravidanza stessa.

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Come Guarire dal DOC in Gravidanza?

Per la cura del DOC in gravidanza, una delle terapia più efficaci  è il trattamento Cognitivo Comportamentale. Lo stesso si caratterizza da una fase iniziale di raccolta di informazioni, da parte dello psicologo esperto nei confronti della vita della persona che presenta la sintomatologia, per comprendere insieme come si manifesta il disturbo, quale possa essere stato il periodo di insorgenza, quali possano essere le cause dell’insorgenza, cosa provoca da un punto di vista di salute psicofisica nella quotidianità.

Nelle successive consulenze lo psicologo aiuterà la persona a riconoscere, definire e fronteggiare attraverso strategia diverse e funzionali rispetto alle compulsioni, le ossessioni che l’individuo presenta nel quotidiano. La finalità sarà quella di imparare delle strategie definite dal professionista che possano entrare a far parte della vita dell’individuo autonomamente permettendogli di ridurre l’ansia e l’angoscia causata dalle ossessioni e quindi, ridurre anche le stesse ossessioni contribuendo ad un miglioramento della qualità della propria vita e dello stato di gravidanza.

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