Quali Sono le Differenze tra Attacchi di Panico e Ansia?

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Quali Sono le Differenze tra Attacchi di Panico e Ansia?

Qual è la Differenza tra Ansia e Attacchi di Panico?

È probabile che nel corso della vita abbia già sperimentato una sensazione di forte ansia, preoccupazione o agitazione senza sapere cosa stesse succedendo davvero. Troppo spesso infatti i termini “attacchi di panico” e “ansia” vengono utilizzati come sinonimi senza che se ne conoscano le differenze. In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche che distinguono gli attacchi di panico e l’ansia, quali sono i sintomi e come rimediare.

Differenza Ansia e Attacchi di Panico

Attacchi di Panico e Attacchi d’Ansia: Caratteristiche e Differenze

I disturbi di tipo ansioso rappresentano una forma di disagio molto diffusa all’interno della popolazione: secondo il report ISTAT sulla salute mentale nelle varie fasi di vita, circa il 7% della popolazione di età superiore ai 14 anni ha manifestato disturbi ansioso-depressivi (ISTAT, 2018).
Gli attacchi di panico sono stati oggetto di numerosi studi scientifici, presentano dei sintomi ben identificabili e vi è una letteratura cospicua anche sui possibili trattamenti. Risulta maggiormente difficoltoso definire gli attacchi di ansia, poiché questi non trovano una collocazione nei manuali ufficiali dei disturbi mentali.
Gli attacchi di ansia possono essere intesi come uno stato di profondo disagio legato ad un’attivazione psico-fisica che improvvisamente pone il soggetto nella condizione di paura intensa, come se la propria vita fosse in pericolo (Kim et al., 2018). Sebbene tale descrizione ricordi molto quella degli attacchi di panico, questi ultimi per essere diagnosticati devono presentare un pattern molto specifico di segni clinici, spesso presenti solo parzialmente negli attacchi d’ansia.

Crisi di Panico: Sintomi

Un attacco di panico, o crisi di panico, prevede diversi sintomi tali da poterlo paragonare ad un’esplosione improvvisa ed inaspettata di una paura molto intensa, spesso avulsa da fattori esterni. Esso infatti, pur essendo presente in persone con diagnosi di ansia o depressione (clicca qui per approfondire il legame tra depressione e attacchi di panico), può affacciarsi anche in individui che non hanno mai manifestato alcun tipo di psicopatologia. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013) i sintomi dell’attacco di panico prevedono un’insieme di elementi quali:

  • Palpitazioni, tachicardia;
  • Sudorazione o brividi;
  • Intorpidimento, formicolio o tremori;
  • Dolore al petto;
  • Dispnea;
  • Nausea;
  • Sensazione di avere la testa leggera o senso di vertigine;
  • Paura di perdere il controllo sulle proprie azioni, sui pensieri e sulle emozioni;
  • Alterazione della percezione di sé e della realtà, come se si fosse distaccati dal proprio corpo o che le cose intorno a noi non siano reali.

Crisi d’Ansia: Sintomi

A differenza degli attacchi di panico, i picchi di ansia si manifestano più facilmente in persone con problematiche di tipo ansioso. Infatti, a chi ci chiede come riconoscere un attacco di ansia ricordiamo che questa può essere caratterizzata da diversi sintomi, sia psicologici che somatici, come ad esempio:

Questi sono solamente alcuni esempi rappresentativi di un attacco d’ansia, a cui possono aggiungersi altri segnali più soggettivi, campanello d’allarme di un malessere psichico.

Differenza Ansia e Attacchi di Panico

Quali Sono le Principali Differenze: Perché è Importante Distinguerli?

Nonostante spesso vengano utilizzati come sinonimi, esistono delle differenze tra l’ansia e gli attacchi di panico tali da poter ben distinguere le due patologie. I due fenomeni considerati presentano le seguenti differenze:

  • L’Attacco di Panico rappresenta un episodio acuto ben identificabile da sintomi presenti sui manuali ufficiali, quello d’Ansia non ha un corrispettivo diagnostico preciso;
  • L’Attacco d’Ansia, pur manifestandosi come un picco di disagio, si inserisce in personalità con pregresse esperienze ansiose.

Tale distinzione risulta utile sia per una maggiore comprensione personale rispetto ad un fenomeno che interviene in maniera irruenta nella vita, sia per l’individuazione di un trattamento che possa essere adeguato ed efficace per chi ne soffre.

Attacchi di Panico: Cause

È difficile riscontrare un evento specifico che rappresenti la causa dell’innesco di un attacco di panico: spesso questi irrompono come un fulmine a ciel sereno, scatenando una reazione di paura difficilmente gestibile. Lo stesso DSM-5 (APA, 2013) chiarisce che questa forma di disagio non è precisamente scatenata da situazioni che attivano ansia, sebbene periodi fortemente stressanti possano incrementare la probabilità di soffrirne.

Cause dell’Ansia

Diverse sono le cause che possono essere identificate alla radice di attacchi di ansia, come ad esempio doversi esibire in pubblico per chi soffre di fobia sociale, o l’irruzione del ricordo di una situazione traumatica, per chi ha un Disturbo Post-Traumatico da Stress.
Altri fattori di vulnerabilità possono essere:

  • Essere sottoposti a contesti e situazioni stressanti (come nell’ansia da lavoro);
  • Aver vissuto o temere di vivere un evento negativo;
  • La presenza di fobie;
  • Familiarità con ansia patologica;
  • Presenza di patologie organiche (ipertiroidismo, diabete…), o assunzione di farmaci.

Quanto Dura un Attacco di Panico e un Attacco d’Ansia?

Uno degli elementi attraverso i quali discernere tra attacco di panico e ansia è proprio la durata degli stessi: il primo può essere facilmente immaginato come un’onda improvvisa che raggiunge il suo picco e termina in pochi minuti, dunque la durata è ridotta ma la sua violenza è elevata. L’ansia invece, pur potendo toccare un apice di disagio intenso, generalmente ha una durata maggiore ma con minore irruenza, ponendosi talvolta come elemento di sfondo che, però, inficia ugualmente la vita della persona.

Diagnosi di Attacco di Panico

Il processo di valutazione che porta ad una diagnosi di attacco di panico richiede che vengano soddisfatti diversi criteri clinici; non solo dunque è fondamentale riconoscere i sintomi tipici della problematica ansiosa, che rappresentano alcune delle differenze tra l’ansia e gli attacchi di panico, ma che questi siano presenti in un determinato numero.
Per un corretto inquadramento diagnostico è sempre necessario rivolgersi ad una figura esperta, che possa identificare il disturbo di panico ed anche distinguerlo da eventuali patologie organiche.

Differenza Ansia e Attacchi di Panico

Attacchi di Panico e Ansia: Cosa Fare?

Offrire un supporto a chi è nel mezzo di un episodio acuto può sembrare incredibilmente difficile, soprattutto se accade per la prima volta ed il soggetto non sa come superare un attacco di panico. La sensazione che facilmente si può vivere come osservatore esterno è quella di allarme e paura, anche a causa dell’imprevedibilità degli attacchi. Cosa è importante fare però per alleviare la sofferenza di chi è in preda ad un episodio acuto? Anzitutto è fondamentale legittimare l’ansia che l’altro sta provando, evitando di minimizzare il suo dolore o, ancora peggio, di deriderlo. Stare vicino fisicamente ed emotivamente gioca un ruolo fondamentale, poiché chi è spaventato per i sintomi può sentire di non essere solo. Un’altra forma di aiuto più concreta può essere quella di aiutare l’altro a modulare la respirazione, in modo da evitare che l’iperventilazione causi ulteriori problematiche.

Quali sono i Rimedi per un Attacco di Panico o Attacco d’Ansia.

Aldilà delle differenze tra gli attacchi di panico e l’ansia, la sofferenza che la persona vive è in entrambi i casi estremamente invalidante, poiché comporta nella maggior parte dei casi un riadattamento della propria agenda esistenziale ed una limitazione alla propria libertà. Si pensi ad esempio a tutte quelle attività o situazioni che vengono evitate per paura di soccombere ad un episodio acuto, come partecipare ad eventi pubblici, sostenere gare, svolgere attività sportive.
Un aspetto di importanza cruciale lo assume lo stile di vita: uno stile di vita caratterizzato da uso di sostanze, ritmi frenetici, assenza di riposo, può aumentare il livello di malessere, che può anche sfociare in un’ansia patologica.
Altri rimedi più incisivi, soprattutto in una situazione di emergenza, possono essere:

  • Cure Farmacologiche: l’utilizzo di farmaci ansiolitici può portare a risultati efficaci nel giro di poco tempo, ristabilizzando i livelli di attivazione fisiologica;
  • Cure Psicologiche: l’avvio di un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale si è mostrato, secondo la letteratura scientifica, particolarmente valido nella lotta contro l’ansia patologica. Tale intervento va ad agire sul funzionamento globale della persona, consentendo di eliminare gradualmente i sintomi ansiosi e conquistare elevati livelli di benessere.

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Bibliografia

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