Disturbo Ossessivo Compulsivo Aggressivo: Sintomi, Cause e Come Guarire dalla Paura di Fare del Male
Il DOC aggressivo, o disturbo del comportamento aggressivo è una tipologia di disturbo ossessivo compulsivo caratterizzata da ossessioni pure, impulsi irrefrenabili, pensieri intrusivi e sensazioni di angoscia che riguardano la paura di poter fare del male (o di aver fatto del male) ad altre persone, spesso vicine, di lederne l’incolumità o addirittura di uccidere qualcuno. I pensieri ossessivi aggressivi involontari e gli impulsi aggressivi provocano nell’individuo affetto dal disturbo ossessivo compulsivo sensazioni di ansia ed angoscia, che lo portano ad evitare situazioni che potrebbero innescare tali immagini mentali. In questo articolo analizzeremo le cause, i principali sintomi e come guarire dalle ossessioni aggressive, delineando il trattamento di cura che porta ad esserne liberi.
DOC e Paura di Fare del Male agli Altri: Cosa sono le Ossessioni Aggressive?
Le ossessioni aggressive fanno parte della macro categoria del Disturbo Cognitivo Comportamentale e dunque del disturbo ossessivo compulsivo e sono caratterizzate dall’insieme di pensieri angoscianti e disturbanti circa la possibilità di fare del male a qualcuno e pensieri intrusivi violenti che riguardano atti quali uccidere, soffocare, ferire, molestare sessualmente, mutilare, o atti criminali, in particolare la paura di compiere atti aggressivi inconsulti ed impulsivi, come ad esempio:
- Spingere qualcuno giù da una finestra, una ringhiera, sui binari del treno
- Afferrare la pistola di un poliziotto per strada
- Pugnalare o accoltellare qualcuno mentre si maneggia un oggetto contundente
- Far del male ai propri figli o animali domestici
- Durante la gravidanza, far del male al proprio figlio anche a causa di forti attacchi di panico (vedi qui) dovuti a stress e preoccupazioni per lo stato della gravidanza
- Annegare qualcuno/annegare il proprio bambino o animale mentre gli si fa il bagnetto
- Investire qualcuno con la propria auto
- Investire qualcuno prendendo il controllo del volante mentre qualcun altro guida
- Avvelenare i propri cari mentre si prepara loro il cibo
- Soffocare il proprio partner o figli nel sonno
- Infliggere molestie sessuali
La caratteristica principale del DOC violento o DOC aggressivo è la presenza non volontaria e quindi invadente di pensieri aggressivi e violenti nei confronti di persone che possano essere familiari, amici, estranei, partner, bambini o anche animali, senza che ci sia un reale motivo e soprattutto spesso manifestata da individui che spesso sono pacifici e altruisti nei confronti degli altri. Di conseguenza la difficoltà per loro sta nel capire come mai possano avere così tanto timore di poter arrecare dolore ad una persona e gestire la paura che questi pensieri aggressivi ed ossessivi si avverino. In risposta a questo senso di paura ed angoscia, l’individuo che soffre di ossessioni aggressive è costretto a cercare in modo compulsivo di eliminare, nascondere a se stesso, controllare i pensieri che non gli appartengono e che, al contrario, condizionano il suo benessere psicofisico poiché inevitabilmente risultano invasivi e incontrollabili.
Per una persona ligia al dovere e alla cura dell’altro è inammissibile avere pensieri di questo tipo, e quindi si ritrova a dover pensare in modo polarizzato (o tutto o niente) in modo tale da confermare a se stesso che per essere perfetto e benevolo non deve avere nessun tipo di pensiero aggressivo. In questo modo, non riuscendo a controllare e ridurre il pensiero ossessivo, l’individuo sviluppa compulsioni finalizzate a ridurre lo stato di angoscia e ansia dato dal pensiero ossessivo. Le compulsioni però non sono utili a ridurre i pensieri ossessivi a lungo termine, poiché riducono nell’immediato lo stato di ansia e angoscia dato dal pensiero, ma non riducono il pensiero stesso. Di conseguenza l’individuo affetto da DOC aggressivo si ritrova a sperimentare continuamente e in modo involontario le ossessioni aggressive alle quali risponde in modo fallimentare con le compulsioni, creando un circolo vizioso e non risolutivo.
Disturbo Ossessivo Compulsivo Aggressivo: Sintomi e Manifestazione
Di seguito, indicherò in modo schematico come si manifestano le ossessioni nel disturbo del comportamento aggressivo e come, di conseguenza, vengono attivate le compulsioni finalizzate a ridurre e controllare i pensieri ossessivi.
La caratteristica delle ossessioni è data dal pensiero costante, intrusivo e disturbante e dalla paura di poter fare del male, arrecare dolore di essere aggressivo nei confronti di altre persone o anche di se stessi. Le ossessioni aggressive sono rappresentate da pensieri, immagini, incubi, ragionamenti, fantasie che l’individuo sperimenta durante la giornata.
Ad esempio, l’individuo immagina di colpire, uccidere, sparare, pugnalare persone estranee, familiari o persone care e anche se stesso (ossessioni suicidarie o ossessioni aggressive autolesive) senza che provi in quel momento una emozione coerente con l’immagine mentale. L’incoerenza genera quindi un forte senso di colpa da parte dell’individuo che si sente costretto a nascondere al mondo e a negare a se stesso la possibilità di avere pensieri di questo tipo. Talvolta, le ossessioni possono avere sfondo sessuale (leggi l’approfondimento sulle ossessioni sessuali e il DOC), concernere la relazione, e quindi la paura di arrecare un danno emotivo, la contaminazione, ovvero paura di infettare il prossimo, o avere carattere morale.
La risultante è che negando l’idea di poter avere questi pensieri e nascondendo gli stessi agli altri, si crea un vero e proprio tabù nei confronti dell’impulso che paradossalmente alimenta il pensiero stesso.
Le Compulsioni nel DOC Aggressivo
Per monitorare l’ansia e il senso di colpa dato dal pensiero intrusivo violento caratteristico del DOC aggressivo, l’individuo mette in atto le compulsioni, utilizzate in modo erroneo poiché non procurano una riduzione del pensiero ma anzi, creano una reazione a catena che si ripete quotidianamente.
Le compulsioni nel DOC sono comportamenti ripetuti nel tempo finalizzati a mediare lo stato di angoscia che l’individuo sperimenta in concomitanza con le ossessioni. Nel caso della paura di fare del male, parliamo di un comportamento specifico, che si discosta dall’attuazione di atti compulsivi attivi caratteristici di altri tipi di DOC ma prende la forma, nel disturbo ossessivo compulsivo aggressivo, di un evitamento compulsivo o di una mania di controllo.
Il controllo nel DOC aggressivo si attua nella costante ricerca di rassicurazione sul non aver compiuto atti violenti o inaccettabili, e viene impiegato compulsivamente come forma di rassicurazione, proprio come le compulsioni, per placare l’ansia generata dal pensiero ossessivo aggressivo, ma in realtà ha il potere di esaltarle e rafforzarle. Esempi di questo bisogno di controllo sono:
- Cercare costanti rassicurazioni dagli altri sul non aver compiuto atti violenti
- Controllare ossessivamente di non aver espresso in parole o annotazioni i propri pensieri aggressivi
- Cercare in se stessi rassicurazioni sulla possibilità di mettere in atto le ossessioni aggressive
- Cercare di neutralizzare o modificare i pensieri aggressivi per confermare la loro estraneità alla propria identità
Un altro esempio di compulsione può essere evitare luoghi dove la persona ha vissuto un pensiero ossessivo, evitare persone per le quali ha sperimentato ossessioni aggressive, addirittura l’individuo elimina dalla propria vita la possibilità di utilizzare oggetti appuntiti, coltelli, strumenti contundenti o potenzialmente pericolosi per paura di poter perdere il controllo.
Il circolo vizioso che si instaura fa sentire l’individuo impotente di fronte a se steso e alla sua capacità di auto controllo, alimentando così l’ansia e il senso di colpa e incrementando quindi i pensieri ossessivi.
Disturbo del Comportamento Aggressivo ed Ossessioni Pure: L’Evitamento
Come già descritto, in determinati casi e tipologie di disturbo ossessivo compulsivo, le ossessioni non sono seguite da comportamenti compulsivi e rituali di tipo scaramantico, come avviene ad esempio nel DOC superstizioso oppure nel DOC da contaminazione, in cui la paura di contrarre una malattia infettiva porta l’individuo affetto dal disturbo a mettere in atto compulsioni ritualistiche, come lavare le mani un preciso numero di volte, bensì da comportamenti di evitamento. L’evitamento è uno dei principali sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo Aggressivo, messo in atto dagli individui che ne soffrono per evitare le situazioni che innescano i pensieri aggressivi e l’impulso di far del male a qualcuno. Spesso, l’evitamento nel disturbo ossessivo compulsivo si manifesta come risposta alle ossessioni, nel tentativo di scongiurare le compulsioni ed i rituali, i quali possono essere deleteri, estenuanti e spesso imbarazzanti, e neutralizzare o allontanare la sensazione d’ansia tipica del DOC, come nel caso del disturbo aggressivo, scaturita dalla paura di non riuscire a controllare i propri impulsi, i pensieri intrusivi e le ossessioni.
Nel caso del DOC da contaminazione, ad esempio, l’evitamento si manifesta nel preporsi di toccare o maneggiare solo oggetti sterilizzati, evitare strette di mano, aprire le porte con i gomiti, e così via. Nel DOC omosessuale, ovvero la paura di essere omosessuali, si tenderà ad evitare di trovarsi soli con persone dello stesso sesso, mentre nel caso della paura di fare del male caratteristica delle ossessioni aggressive e del DOC da comportamento violento, invece, come visto nel precedente paragrafo, l’evitamento si manifesta stando volontariamente lontani da posti e situazioni che potrebbero innescare i pensieri e gli impulsi violenti. Le tecniche di evitamento possono essere anche estremamente contorte e specifiche, ad esempio:
- Rimuovere dalla casa tutti gli oggetti utilizzabili come possibili ‘armi’, quali oggetti contundenti e lame;
- Evitare i compiti che richiedono l’utilizzo di tali oggetti, quali utilizzare le forbici, preparare del cibo;
- Costringere il proprio corpo alla rigidità, tenendo le mani in tasca, quando si è circondati da persone;
- Evitare di rimanere soli con i bambini o altri individui indifesi;
- Evitare di sottoporsi a contenuti di intrattenimento violenti;
- Evitare il contatto con altre persone, o ritrovarsi in situazioni intime con qualcuno;
Le compulsioni e l’evitamento costituiscono il fulcro stesso del DOC aggressivo, in quanto generano ansia, sconforto e possono essere estremamente distruttive, aumentando la paura che le ossessioni aggressive e le immagini mentali generano. L’evitamento è tanto deleterio quanto l’attuazione di compulsioni, poiché porta l’individuo soggetto ad ossessioni aggressive a credere che l’unico motivo per cui non ha attuato i pensieri invasivi violenti sia stato l’evitare di trovarsi in situazioni che li avrebbero innescati.
L’evitamento è un meccanismo di coping tipico delle ossessioni pure, in cui il disturbo si manifesta attraverso costanti ed intrusivi immagini mentali e pensieri, senza l’attuazione di compulsioni vere e proprie. Come nel caso delle ossessioni aggressive, le ossessioni pure sono caratterizzate dalla paranoia e la paura di poter commettere o aver commesso atti gravi, indesiderati, imbarazzanti, socialmente inconvenienti o pericolosi, cedendo ad un impulso irrazionale: far del male agli altri o a se stessi, offendere qualcuno, avere rapporti sessuali, omosessuali o pedofilici (consulta a riguardo il nostro articolo sul DOC a contenuto pedofilico, ovvero la paura di essere pedofili), tradire il partner o compiere azioni sgradevoli. L’ossessione pura è deleteria, poiché provoca ansia, un sentimento di controllo, e la convinzione nell’individuo affetto da DOC aggressivo, di avere realmente una identità aggressiva e perversa.
Tipologia ed Esempi di Pensieri ed Ossessioni Aggressive
Per comprendere meglio la natura delle ossessioni e compulsioni, riporto alcuni esempi di DOC con pensieri aggressivi. L’individuo con questo disturbo potrebbe sperimentare ossessioni del tipo:
- Potrei aver messo in atto comportamenti violenti che non sono ancora stati scoperti, di cui non ho memoria;
- Temo che stia diventando un serial killer e che quindi stia impazzendo per poi mettere in atto un comportamento violento;
- Ho questi pensieri perché sicuramente la mia mente mi sta avvertendo che commetterò un’azione violenta prima o poi;
- Ho necessità di negare la possibilità che possa fare del male a chiunque in qualsiasi modo, anche non fisico;
- Se dovessi rendermi conto di essere attratto da queste ossessioni violente, allora avrei la certezza di essere un mostro;
- Non devo guardare immagini, film, video violenti altrimenti potrei perdere il controllo di me stesso e mettere in atto gli stessi comportamenti violenti;
- Penso di essere nel profondo violento e che prima o poi questa attitudine verrà esplicata con un atto violento verso qualcuno.
Guarire dalle Ossessioni Aggressive e dalla Paura di Fare del Male: Cura del DOC Aggressivo
Come guarire dalle ossessioni aggressive? L’approccio più indicato per valutare e aiutare una persona affetta da disturbo del comportamento violento è la terapia Cognitivo Comportamentale.
La struttura della terapia per guarire dal DOC aggressivo si sviluppa attraverso una fase iniziale di conoscenza del sintomo: il terapeutica raccoglie, nelle prime sedute, informazioni utili a comprendere l’esordio del sintomo, le possibili cause e le conseguenze di esso, la modalità di manifestazione, la consapevolezza che ha il paziente nei confronti della patologia, al fine di strutturare un lavoro personalizzato ed efficace.
Nelle sedute successive lo psicologo aiuta l’individuo ad imparare a riconoscere, controllare e ridurre le ossessioni aggressive ed esserne finalmente libero attraverso esercizi strutturati che possano servire soprattutto al di fuori del contesto terapeutico per poter vivere in modo più adeguato e rassicurante.
L’obiettivo finale è rendere l’individuo autonomo nei confronti della gestione del sintomo per poter far sì che egli riesca a riconoscerlo velocemente, comprendere la possibile causa quando si presenta e ridurlo man mano con esercizi personalizzati per migliorare la sua qualità di vita personale, lavorativa, interpersonale, relazionale, familiare.
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Link Utili
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